Zoner Software offre una versione gratuita del suo software di archiviazione e ritocco delle foto digitali.
Anteprima di Nicola Martello
Articolo tratto da PC Professionale 246 di settembre 2011
La società Zoner Software, con sede nella Repubblica Ceca, è specializzata nella produzione di software grafico. Di recente ha presentato la versione 13 di Zoner Photo Studio, un pacchetto di archiviazione e gestione delle fotografie digitali che offre in tre edizioni: Pro, Home e Free (esaminata in questo articolo).
Le prime due costano rispettivamente 39,95 e 59,95 euro Iva inclusa, mentre la Free è gratuita e ha ovviamente un set di funzioni ridotto. In particolare, Zoner PhotoStudio Home offre in più il supporto di due monitor per la visualizzazione delle foto, l’editing dei dati Exif, la selezione di aree dell’immagine, diversi template per la stampa e la possibilità di personalizzare i parametri di esportazione delle foto per il Web. La release Pro aggiunge la compatibilità con le foto Raw, l’elaborazione batch, lo sfruttamento completo della memoria Ram sui sistemi Windows a 64 bit, il confronto diretto di più immagini, la creazione di livelli per la mascheratura, un pennello correttivo, una completa gestione colore con la compatibilità con le foto a 48 bit e Hdr, e infine l’esportazione sia come Pdf sia come slide show su Dvd.
Zoner Photo Studio 13 Free è in italiano e presenta un’area di lavoro ordinata, suddivisa in pannelli e dominata dall’area centrale con le miniature delle foto. Sulla sinistra si trova l’albero delle cartelle presenti sulle unità disco, mentre a destra sono elencati i dati Exif. In alto a destra vediamo i tre tasti per attivare le sezioni del programma: gestione delle immagini, visualizzazione e ritocco. La selezione degli archivi con le foto digitali è questione di pochi clic grazie all’immediatezza della rappresentazione ad albero delle cartelle e la visualizzazione delle foto è decisamente rapida se le immagini sono qualche centinaio, ma se sono diverse migliaia è necessario attendere parecchi secondi prima che appaiano le miniature delle foto. A ciascuna fotografia l’utente può assegnare più parole chiave, un indice di gradimento (da 1 a 5) e un’etichetta colorata, disponibile in nove tinte diverse. Interessante è poi la possibilità di inserire le coordinate geografiche dello scatto o di modificare quelle già registrate in automatico nei dati Exif dalle fotocamere più recenti. La procedura è molto semplice, basta fare clic nel punto desiderato sulla cartina di Google Maps, che Zoner mostra in un pannello ad hoc.
Zoner Photo Studio 13 Free adotta uno sfondo scuro e neutro per esaltare la visibilità dei colori nelle foto. Sulla destra sono elencati i dati Exif dell’immagine selezionata.
Nell’area per il ritocco troviamo i pulsanti per le operazioni di base, molte delle quali sono attivabili già nella sezione con le miniature. Il programma dispone di una funzione totalmente automatica per il miglioramento globale dell’immagine, ma nelle nostre prove è risultata poco efficace. Da notare inoltre che Zoner non memorizza a parte i ritocchi effettuati, quindi per non perderli è necessario salvare il documento, sovrascrivendo l’originale o creando una copia. Il raddrizzamento avviene con una comoda linea di riferimento e prevede il ritaglio automatico, mentre per lo scontorno non è disponibile una griglia che aiuti ad ottenere la composizione migliore. Le correzioni dei livelli, del contrasto e della temperatura colore possono essere manuali o automatiche, ma in questo secondo caso l’efficacia degli algoritmi lascia parecchio a desiderare. Naturalmente è disponibile anche lo strumento per gli occhi rossi, che lavora bene ma lascia spesso un sottile bordo rossastro intorno alle pupille.
Zoner offre anche alcuni filtri, come quelli per la deformazione tramite una griglia o per la conversione in scala di grigi (che permette di regolare l’intensità delle tinte originali in modo da esaltare il contrasto del cielo, della carnagione o della vegetazione). Per correggere i piccoli difetti si adopera il pennello clone, che va usato con un po’ di attenzione in quanto non è visibile la dimensione dell’area sorgente. Il programma è poi capace di creare panorami unendo più foto (con risultati non sempre soddisfacenti) e immagini 3D in anaglifo, elaborando in questo caso due scatti effettuati con la fotocamera spostata di pochi centimetri. In ultimo segnaliamo che Zoner Photo Studio sembra impegnare molto la Cpu: sul nostro Pc (con quad core Intel i7 940 a 2,93 GHz) al momento di passare ad un’altra foto il carico sul processore saliva spesso per qualche secondo al 60- 70%.