Stanno per arrivare importanti cambiamenti relativi all’associazione tra marchio aziendale e ads pubblicitari che le terze parti mettono su Google. Grazie a una sentenza della Corte di Giustizia Europea a partire dal 14 settembre 2010 le aziende che fanno pubblicità su Google in Europa potranno utilizzare i marchi come parole chiave negli ads. In questo modo quando un utente fa una ricerca, digitando ad esempio una marca di televisori potrà trovare nei risultati informazioni pubblicitarie inerenti terze parti che offrono servizi associati a quel marchio o rivenditori o siti di opinioni.
Prima di questa sentenza, i titolari di marchi in Europa potevano impedire l’associazione del loro logo ad annunci pubblicitari di terze parti (tranne in Uk e Irlanda dove vigevano già tali regole dal 2008). Google lascia comunque la facoltà di decidere se la pubblicità di terze parti associata al marchio aziendale provochi o meno confusione negli utenti sulla provenienza di quel bene. Qualora ciò avvenisse le aziende titolari del marchio possono fare una segnalazione a Google a un apposito link e l’inserzione verrà rimossa.
Attenzione però che la policy di Google relativa ai testi degli annunci in Italia rimane inalterata e il cambiamento sull’utilizzo dei marchi riguarderà solo le parole chiave. In pratica gli inserzionisti non possono utilizzare un marchio nel testo dei loro annunci qualora il titolare del suddetto marchio ne abbia chiesto l’esplicita protezione.
Google: cambia la policy sull’utilizzo dei marchi in Europa
Stanno per arrivare importanti cambiamenti relativi all’associazione tra marchio aziendale e ads pubblicitari che le terze parti mettono su Google. […]