Secondo un recente studio della Carnegie Mellon University e dell’Indraprastha Institute of Information Delhi, in India, c’è un vero e proprio primato per quanto riguarda i decessi correlati ai selfie: lo studio evidenzia come, su 127 casi di decessi dovuti da selfie (registrati a partire dal marzo 2014), 76 siano avvenuti proprio nel paese asiatico, che si situa al primo posto.
Il resto della classifica mette quindi in evidenza come in Pakistan si siano verificati 9 decessi correlati a questi episodi assurdi, mentre gli Stati Uniti il numero degli stessi arriva ad otto e, infine, la Russia può contare sei morti a causa dei selfie.
Durante lo scorso anno, in India, diverse persone sono decedute scattandosi dei selfie davanti a treni che stavano per giungere in stazione, o ancora, durante un picnic in barca finito male, con l’imbarcazione che si è ribalta, o anche a causa del cedimento di uno sperone di roccia, come del resto, anche una riva scivolosa di un fiume si è trasformata in un luogo insidioso.
Anche un turista nipponico in visita al Taj Mahal è morto: intento a scattarsi un selfie sulle gradinate, è infatti scivolato e caduto, battendo violentemente la testa e causandosi delle lesioni mortali. Per questo motivo, il ministero del turismo del paese ha invitato i governi dei singoli stati ad individuare e delimitare delle aree in cui vietare i selfie, soprattutto in aree di interesse turistico.