Instagram il regno della visibilità, della self pubblicizzazione, la vetrina di chi investe sulla propria immagine, decide di adottare maggiori provvedimenti per tutti coloro che fanno di un prodotto e di uno scatto oggetto di sponsorizzazione.
Infatti, già qualche mese fa, Zuckerberg aveva permesso di adocchiare facilmente quali fossero i contenuti sponsorizzati rispetto a quelli pubblicati normalmente – sponsorizzati mediante una piccola somma di denaro a seconda del target che si vuol raggiungere – e ad aiutare questi “influencer” requisiti importanti che non tutti adottano o per scarsa conoscenza del mezzo o perché forti sostenitori del concetto dell’invisibilità di Banksy. Ebbene, un profilo pubblico di matrice aziendale, con professione in bella vista e contatto mail disponibile è quanto di più comune oggi si trova su questa piattaforma, nata per condividere momenti di vita e scivolato invece in altre variegate direzioni, tanto da essere paragonato a una nuova piattaforma alias Tv 3.0 che può fungere da trampolino di lancio per nuovi talenti (?).
Quali i provvedimenti adottati oggi? Ampliare i tool per i post a pagamento di diversi influencer, la distinzione sta nel tag, nella sigla “paid partnership with brand” quando si tratta di contenuti sponsorizzati. Inoltre tutti potranno utilizzare la possibilità di pubblicizzare i propri contenuti soprattutto coloro che hanno un alto livello di ingaggio e accesso ai dati del proprio profilo “insights”.
Un’estensione, quindi, delle norme di controllo del mezzo mediante un utilizzo corretto che finora non è stato portato avanti proprio da tutti, infatti il FTC ha dovuto mandare più di cento messaggi a personaggi pubblici, vip e influencer che non rispettavano le norme delle segnalazioni di contenuti pubblicitari e capire se avessero ottenuto forme di pagamento per pubblicizzare contenuti. In tal caso bisogna segnalarlo e non pubblicarlo come un post normale.
Insomma, Instagram cerca di puntare su sicurezza e controllo, regolarizzando quelle che ad oggi sono viste come professioni ma che qualche viso scettico ancora non riesce a inquadrare come tali.