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LinkedIn apre agli ”under 18” e aggiorna la privacy

Redazione | 17 Settembre 2013

Social

Il business social network LinkedIn guarda ai giovani, in particolare alla fascia di età  dei teenager, tra i 13 e […]

LinkedIn Il business social network LinkedIn guarda ai giovani, in particolare alla fascia di età  dei teenager, tra i 13 e i 18 anni, che hanno già  le idee chiare su cosa vorranno da grandi, e magari programmare un percorso di studi al collage o uno stage all’estero per studio o per lavoro.

Così dal 12 settembre il social network che conta 238 milioni di iscritti nel mondo, consente la registrazione anche ai ragazzi che abbiano compiuto almeno 13 anni e che desiderano entrare in contatto con i milioni di profili professionali aperti su LinkedIn, così da gettare le basi per il proprio futuro. A tale scopo è stata aperta anche una University Pages dove alunni di una stessa scuola, o studenti universitari potranno collegarsi e comunicare tra loro sempre al fine di esplorare un futuro professionale.

Naturalmente trattandosi di minori di 18 anni, LinkedIn ha introdotto specifiche norme per le impostazioni del servizio, che limitano la visibilità  pubblica del profilo personale, evitando ad esempio che esso appaia nei risultati dei motori di ricerca come Google e Bing, o limitando la diffusione della foto del profilo ai soli contatti di primo grado.

Anche l’anno di nascita dei ragazzi verrà  nascosto dal profilo fino al compimento dei 18 anni, dopo di che ciascuno potrà  decidere se renderlo pubblico o meno. Lo stesso vale per le informazioni anagrafiche: sul profilo verrà  mostrato solo il nome di battesimo, l’iniziale del cognome e il paese di origine, anche se questa opzione sarà  possibile solo nei paesi che utilizzano l’alfabeto latino.

I profili dei ragazzi saranno poi esenti da messaggi pubblicitari e dalla condivisione dei dati con le varie applicazioni di terze parti che i più giovani scelgono di installare. Nulla a che vedere con Facebook insomma, dove invece ad ogni installazione di una app viene chiesto in cambio di accedere ai dati del profilo.

Infine anche i contatti tra i minori e il Customer Care di LinkedIn seguono un percorso a parte e le richieste di assistenza che arrivano dagli under 18 vengono gestite da un canale apposito.  LinkedIn ha inserito sul sito anche un link al Safety Center e al Family Center in modo da consentire ai genitori dei più giovani di controllare le impostazioni del servizio.

 

L’età  minima per iscriversi a LinkedIn varia da nazione a nazione: negli Stati Uniti è stata fissata a 14 anni e così pure in alcuni paesi europei come Germania, Spagna, Australia; in Olanda ad esempio è di 16 anni e in Cina di 18 anni.  In tutti gli altri paesi, Italia compresa, è di 13 anni.

LinkedIn ha anche rivisto le impostazioni di privacy di tutti gli altri clienti abbreviando i tempi di archiviazione delle informazioni personali  e degli indirizzi Ip, che vengono ora cancellate entro sette giorni; questo vale anche per i dati condivisi tra  SlidShare e LinkedIn per chi ha scelto di unire i profili sui due servizi.

Infine diventa finalmente possibile dire al social network quali suggerimenti e messaggi inviare, a partire dal database di contatti di email che si è scelto di caricare all’atto dell’iscrizione, evitando così di trovarsi mail di aggiornamento profilo ad ogni piccola variazione che si è inserita. Tutti i cambiamenti annunciati sono operativi dal 12 settembre.

L’apertura di LinkedIn al mondo dei teen ager arriva in un momento delicato per i social network, saliti purtroppo agli oneri delle cronache nei giorni scorsi per un episodio di violenza organizzato dal sito Ask.

Ben venga quindi un’alternativa a Facebook e ad altre forme di aggregazione sul web, che faccia anche da trait d’union tra i giovani e il mondo del lavoro.