Dopo esser passata alla storia come una tra le più costose acquisizioni di sempre, la vicenda dell’acquisto di LinkedIn da parte di Microsoft per 26,2 miliardi di dollari torna a far parlare di sé, con Salesforce – contendente di Redmond nell’operazione – che ha manifestato all’autorità antitrust europea le sue perplessità sull’operazione, nel tentativo di bloccare l’acquisizione.
Considerando l’incredibile mole di dati del social network dei professionisti – sfruttabile da una parte per servizi come Office e dall’altra per le soluzioni di produttività in team di Salesforce – LinkedIn è stata acquisita da Nadella, che ha battuto sul tempo (e poi anche con un’offerta più cospicua) Salesforce, che però non sembra intenzionato a cedere al riguardo.
In modo particolare, Salesforce sottolinea come l’acquisizione potrebbe avere distorsioni sulla concorrenza, giacché Microsoft potrebbe impedire ai suoi concorrenti di avere accesso alle informazioni di LinkedIn, abusando così della sua posizione dominante all’interno del mercato business, potendo contare sulle informazioni di circa 433 milioni di utenti iscritti al social network.
Del resto, la ventilata opzione di introdurre una normativa UE sui Big Data a tutela della concorrenza – anche qualora gli stessi non fossero immediatamente impiegati in maniera redditizia e indipendentemente dal fatturato dell’azienda – potrebbe essere un segnale negativo circa la decisione dell’antitrust europeo.