Fin dal primo avvio, L’Ubuntu Software Center permette di installare con pochi clic moltissimi software di tutti i tipi, ma in alcuni casi è necessario fare qualche passo in più. Alcuni programmi, per esempio, non sono distribuiti attraverso i repository ufficiali gestiti da Canonical, ma utilizzano comunque sorgenti compatibili con lo standard apt. È il caso, tra gli altri, di alcuni browser molto diffusi, come Opera o Chrome, oppure del client per la piattaforma Steam. Per aggiungere un repository software di terze parti richiamate l’applet Sorgenti software, digitandone il nome nel campo di ricerca del dash e facendo poi clic sulla sua icona. Selezionate la scheda Altro software, fate clic su Aggiungi e digitate (o, meglio, incollate) la riga Apt necessaria per accedere all’archivio. I repository sono organizzati per distribuzione e per versione: questo si riflette nella composizione delle righe Apt, infatti, che contengono più informazioni rispetto a un semplice indirizzo Url. Utilizzando i repository si ottiene un altro vantaggio essenziale: quando viene pubblicata una nuova versione dei software, l’aggiornamento è automatico, senza bisogno di alcun intervento da parte dell’utente, che può limitarsi a verificare la presenza di nuovi pacchetti e a dare l’assenso alla loro installazione.
Come installare software non presente nei repository di Ubuntu
Fin dal primo avvio, L’Ubuntu Software Center permette di installare con pochi clic moltissimi software di tutti i tipi, ma […]