La nuova versione di questa distribuzione basata su Ubuntu adotta un’interfaccia grafica innovativa, più comoda e intuitiva di Unity.
Anteprima di Filippo Moriggia
Articolo tratto da PC Professionale 251 di febbraio 2012
Ubuntu oggi è certamente la distribuzione più apprezzata ed utilizzata in ambito desktop. Da un po’ di tempo però ha adottato una nuova interfaccia grafica, chiamata Unity, che non tutti hanno accolto con entusiasmo. Per questo molti suoi utenti hanno iniziato a prendere in considerazione alcune distribuzioni alternative, che sono rimaste più fedeli alla tradizione oppure hanno deciso di esplorare nuove modalità di interazione.
Uno dei tentativi più interessanti in questo senso è senza dubbio quello fatto dagli sviluppatori di Linux Mint. La versione 12 di questa distribuzione è basata proprio su Ubuntu 11.10, ma come interfaccia principale per il suo ambiente desktop al posto di Unity adotta Shell 3, una versione personalizzata dell’ambiente Gnome. Da notare che Gnome Shell 3 può essere installata anche su Ubuntu Linux, in alternativa ad Unity (chi ha la release 11.10 può semplicemente digitare il comando sudo apt-get install gnome-shell o cercare Gnome Shell nel Software Center). Rispetto alla versione standard di questo ambiente, Linux Mint include però alcune estensioni particolarmente utili che vengono identificate con la sigla Mgse (Mint Gnome Shell Extensions). Oltre a un menu delle applicazioni più evoluto, dotato di un campo per la ricerca rapida, la distribuzione mette a disposizione anche il pulsante riduci a icona nell’angolo superiore sinistro di ogni finestra e una barra delle applicazioni inferiore che funziona sostanzialmente come quella di Windows XP. Può sembrare strano, ma nessuno di questi elementi è presente nella versione standard di Gnome Shell 3.0. Gli elementi aggiuntivi introdotti da Mint permettono di avere un’esperienza utente sostanzialmente identica a quella di Windows, pur includendo le innovazioni di Gnome Shell 3.0.
Per accedere all’interfaccia di Gnome Shell basta spostare il cursore del mouse nell’angolo superiore sinistro dello schermo: lo sfondo si oscura e tutte le finestre vengono visualizzate una a fianco all’altra, in una modalità simile a quella di Exposé di Mac OS X. Si può così passare da una finestra all’altra con un clic del mouse. Se invece si inizia a digitare qualcosa sulla tastiera, Gnome Shell passa dalla modalità Finestre a quella Applicazioni e mostra l’elenco dei software installati che corrispondono alla stringa di testo digitata. Il comportamento è simile a quello del menu Start di Windows 7 o Vista, ma anche in questo caso viene occupato tutto lo schermo.
Per attivare questa modalità di visualizzazione basta spostare il cursore del mouse nell’angolo superiore sinistro dello schermo.
La modalità di visualizzazione Applicazioni può anche essere selezionata manualmente facendo clic sul pulsante Applicazioni. Sulla destra appare un elenco delle tipologie di software installati: tramite i pulsanti corrispondenti si può limitare la ricerca alla categoria a cui si è interessati o semplicemente controllare quante e quali applicazioni sono state installate per ogni categoria. Sia nella modalità Finestre sia in quella Applicazioni appare invece sulla sinistra una barra con le icone di alcune applicazioni predefinite (Firefox, Banshee, Gestore Applicazioni, Impostazioni, Terminale, Nautilus), oltre a quelle delle applicazioni eventualmente già aperte. In questa schermata si può anche portare il cursore del mouse sulla destra per visualizzare gli altri desktop disponibili: per spostare le finestre da un desktop all’altro basta usare il drag and drop.