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Linux

Ubuntu Tweak

Redazione | 20 Marzo 2009

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Linux permette la completa personalizzazione di ogni suo aspetto e la distribuzione Ubuntu non fa eccezione. Per farlo è spesso […]

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Linux permette la completa personalizzazione di ogni suo aspetto e la distribuzione Ubuntu non fa eccezione. Per farlo è spesso necessario intervenire su diversi file di configurazione ognuno con la sua sintassi. Ciò rappresenta un ostacolo a chi si è avvicinato a Linux da poco, oltre a essere in ogni caso una procedura scomoda.

Ubuntu Tweak è uno strumento software che affronta questo problema e lo risolve a nostro avviso brillantemente.

Sulla falsariga di analoghi tool esistenti per i sistemi Windows, Ubuntu Tweak permette la modifica di tantissimi aspetti del sistema attraverso un’interfaccia grafica chiara. Consente ad esempio l’installazione semplificata di applicazioni di terze parti, la modifica di alcune caratteristiche di Gnome, la scelta dei programmi da eseguire all’avvio.

Ubuntu Tweak non è incluso nei repository di default e partanto per la sua installazione è necessario aggiungere la sorgente software tramite l’apposito tool.

Dal menu Amministrazione, quindi, scegliete Sorgenti software. Fate clic sulla scheda Software di terze parti e in seguito sul pulsante Aggiungi. Nella finestra di dialogo che comparirà  inserite la seguente riga:

deb https://ppa.launchpad.net/tualatrix/ubuntu intrepid main

Confermate con un clic su Aggiungi sorgente. Fate di nuovo clic sul pulsante Aggiungi e inserite la riga:

deb-src https://ppa.launchpad.net/tualatrix/ubuntu intrepid main

Se usate ancora la versione 8.04 di Ubuntu, sostituite hardy a intrepid. Chiudete lo strumento Sorgenti software con un clic su Chiudi: verranno aggiornati gli elenchi dei pacchetti disponibili, operazione che potrebbe richiedere qualche istante.

ubuntutweaks-repository2.png

A questo punto siete pronti per l’installazione vera e propria: aprite Gestore di pacchetti (synaptic) sempre dal menu Amministrazione. Fate clic sul pulsante Cerca e nel campo a disposizione digitate:

ubuntu-tweak

Nell’elenco dei pacchetti compare quello di interesse, che deve essere selezionato con un clic sulla casella di spunta e, dal menu che compare, marcato per l’installazione.

Fate clic su Applica: il pacchetto verrà  scaricato dalla rete e installato.

Ubuntu Tweak - menu applicazioni

Troverete Ubuntu Tweak nel menu Applicazioni, nel gruppo Strumenti di Sistema: fate clic sul suo nome per aprirlo.

Notiamo subito che l’applicazione è ben tradotta in italiano. Nella schermata principale sono mostrati alcuni suggerimenti circa ciò che è possibile fare con Ubuntu Tweak.

Sulla sinistra un elenco di voci, come Computer, Applicazioni, Scrivania e altre. Ogni volta che fate clic su una di esse, il lato destro dello schermo mostra le relative opzioni che è possibile cambiare. Alcune voci sono a loro volta suddivise in argomenti.

Molto interessante la sezione dedicata alle applicazioni: oltre che per aggiungerne e gestire quelle presenti, la sezione dedicata al software di terze parti consente di scegliere quali sorgenti software abilitare. Dopo aver confermato la scelta sarà  possibile installare la relativa applicazione.

E’ possibile usare questo sistema per installare applicazioni come Skype, VirtualBox (un ottimo software di virtualizzazione per desktop, gratuito), Chromium (il porting per Linux della versione opensource del browser Chrome), e tante altre.

ubuntutweak-pulitorepacchetti2.png

Ubuntu Tweak presenta anche alcune funzioni di pulitura del sistema, ad esempio per cancellare la cache dei pacchetti scaricate e installati, che occupano inutilmente spazio su disco.

Utile, tra le tante disponibili, anche la funzione per la modifica dell’associazione dei tipi di file alle applicazioni.

Risulta indispensabile oltre che per cambiare il programma che viene aperto quando fate doppio clic su un documento, anche per rimettere a posto abbinamenti che fossero saltati per qualche motivo (come installazioni di prova).

Ubuntu Tweak funziona bene sulla versione corrente della distribuzione Ubuntu, la 8.10, così come sulla precedente, la 8.04, nel qual caso alcune funzioni vengono disabilitate.