Da oggi, 14 dicembre 2017, è possibile acquistare i nuovi iMac Pro che Apple ha presentato lo scorso 5 giugno durante il WWDC (Worldwide Developers Conference). Dopo il Mac Pro cilindrico che ormai ha fin troppi anni sulle spalle, Apple ha deciso di cambiare strategia e puntare su un design che nel corso degli anni è diventato l’icona dei sistemi all-in-one. L’iMac Pro riprende quindi la linea dell’iMac di ultima generazione, ma sarebbe stupido pensare di poter mettere a confronto le due linee di prodotto.
L’iMac Pro ha, infatti, un’anima totalmente diversa e si rivolge in primo luogo ai professionisti, anche se rappresenta l’upgrade ideale – sebbene molto costoso – per tutti coloro che già possiedono un iMac. Apple ha creato un desktop muscolare, in grado di affrontare le elaborazioni più onerose e complesse grazie a hardware di altissimo livello. Si parte dal processore che è un Intel Xeon disponibile nelle versioni con 8, 10 e 18 core (quest’ultimo arriverà solo nei prossimi mesi) e che appartiene alla nuova linea di prodotti Xeon Scalable Platform con architettura Mesh. A fianco della Cpu troviamo un acceleratore grafico AMD Radeon Pro Vega; la configurazione può essere equipaggiata con una Radeon Pro Vega 56 dotata di 8 Gbyte di memoria HBM2 oppure con il modello Radeon Pro Vega 64 dotato di 16 Gbyte di memoria HBM2. Le due unità di calcolo sono affiancate da memoria ECC DDR4 che può essere richiesta in tre tagli di capacità: 32, 64 oppure 128 Gbyte; tanto e soprattutto veloce è anche lo spazio offerto dal disco SSD che di base è proposto nel tagli di capacità da 1 Tbyte, ma che può essere richiesto anche nei tagli da 2 e 4 Tbyte.
Uno dei punti di forza degli iMac è il display e l’iMac Pro continua nella tradizione senza compromessi: il pannello da 27 pollici di diagonale è un Retina 5K con risoluzione di 5.120 x 2.880 pixel, luminosità di 500 bit e supporto alla gamma cromatica P3.
L’elaborazione di progetti complessi richiede la movimentazione di grandi moli di dati non solo all’interno del sistema, ma anche da e verso una infrastruttura esterna che può essere un sistema di archiviazione locale oppure una più complessa struttura IT. Sul fronte della connettività l’iMac Pro offre per questo una connessione Ethernet per gestire il traffico di rete fino a una velocità massima di 10 Gigabit; la connettività diretta con dispositivi esterni è garantita da quattro porte Thunderbolt 3 con connettore Usb Type-C e quattro porte Usb 3.0 con connettore Usb Type-A (così da garantire la compatibilità con la più ampia gamma di dispositivi). Non manca ovviamente un comparto di connessioni wireless con supporto agli standard Wi-Fi 802.11ac e 802.11a/b/g/n e la tecnologia Bluetooth 4.2.
L’estetica è un aspetto che Apple considera primario e l’iMac Pro si distingue dal resto della linea iMac per l’utilizzo del grigio siderale sia per la livrea del desktop sia per quella degli accessori come la Magic Keyboard, il Magic Mouse e il Magic Trackpad 2.
Al momento sul sito Apple non è ancora possibile perfezionare l’acquisto, ma se state aspettando il momento per aggiudicarvi uno dei primi modelli vi basterà attendere ancora qualche ora e preparare la carta di credito. Il prezzo ufficiale sul mercato italiano non è ancora disponibile, ma basta ricordare che oltre oceano si parte dal 4.999 dollari.
[AGGIORNAMENTO]
È arrivato il prezzo ufficiale dell’iMac Pro: si parte da 5.599 euro per la configurazione “base”, ovvero processore Intel Xeon con 8 core, acceleratore grafico AMD Radeon Pro Vega 56, 32 Gbyte di memoria e disco Ssd da 1 Tbyte.