Mentre l’interesse di tutti era focalizzato sullo sbarco in borsa di Facebook, Microsoft ha annunciato in sordina, un nuovo social network dedicato al mondo degli studenti e allo scambio reciproco di informazioni e nozioni all’interno delle reti universitarie.
Un progetto apparentemente simile al Facebook degli esordi, ma che non sarà in competizione con la creatura di Mr Zuckerberg, come ha tenuto a precisare Microsoft. So.cl (si legge Social) è un “progetto sperimentale di ricerca focalizzato sul futuro dell’apprendimento e e dell’esperienza social specie tra le fasce più giovani di età “.
Per collegarsi al network basta inserire l’account Facebook o di Windows Live e una volta effettuato il login gli utenti possono presentarsi alla community scegliendo tra una quantità di argomenti di potenziale interesse. Come avviene su Facebook, anche qui ci sono pulsanti attraverso i quali si possono raccomandare siti o condividere e taggare alcune informazioni con altri membri del network (il pulsante share on so.cl). E in aggiunta a queste classiche funzioni ce n’è una nuova denominata “riff” (la traduzione del termine sarebbe ritornello) che Microsoft definisce come un modo nuovo di interagire e improvvisare con i contenuti postati.
Un’altra funzione che spicca è quella che permette di creare del Video Party, ovvero quando si fa una ricerca su un video di proprio interesse si può aggiungere ad esso il proprio contributo, postando un nuovo video e invitando poi i propri contatti a condividerlo con noi.
Il cuore di So.cl sta comunque nel rendere le ricerche aperte e condivisibili con altri, tanto che Microsoft definisce la sua creatura come un esperimento sull’open search. Il tutto però senza perdere di vista la privacy del singolo: è sempre l’utente a dare il benestare alla libera circolazione delle sue informazioni e dati personali all’interno del network, così come spetta solo a lui invitare a far parte di So.cl i contatti personali di Facebook.
A conferma del focus di So.cl sul mondo universitario e degli studenti arriva anche la notizia che il social network sarà per ora attivo in via sperimentale solo all’interno dell’ Università di Washington, alla Syracuse University e alla New York University.