Dopo aver annunciato ufficialmente l’accordo per l’acquisizione di LinkedIn – al costo record di 26.2 miliardi di dollari – l’azienda di Satya Nadella è ancora in attesa dell’approvazione da parte delle autorità antitrust e, proprio al riguardo di ciò, Microsoft si starebbe confrontando con alcune problematiche nel Vecchio Continente, anche a causa delle osservazioni di Salesforce.
Secondo il Wall Street Journal, infatti, la società di Redmond avrebbe deciso di condere qualcosa su Outlook per ottenere il via libera dall’authority comunitaria e, nel dettaglio, Microsoft si sarebbe impegnata a rendere possibile l’accesso agli add-in per Outlook nonché alle API del suo servizio di posta elettronica, una mossa non casuale.
In effetti, attraverso queste risorse, anche le piattaforme concorrenti di LinkedIn avrebbero la possibilità di accedere ai profili degli iscritti al social network dei professionisti. D’altro canto, la società di Satya Nadella dovrebbe permettere ai costruttori di PC di disattivare i collegamenti verso LinkedIn sui device desktop.
Queste sono alcune concessioni che Microsoft avrebbe messo sul piatto per ottenere l’ok di Bruxelles, ostacolato in particolare dalle censure sollevate da Salesforce circa il rischio che, tramite l’acquisizione di LinkedIn, Redmond metta le mani su una quantità incredibile di dati che, de facto, metterebbero in difficoltà tutti i suoi competitor.