Il nuovo Microsoft Edge basato su Chromium viene distribuito tramite Windows Update dall’inizio di giugno. Il browser è già molto popolare, ma l’azienda di Redmond ha scelto una strategia troppo invadente per costringere gli utenti ad abbandonare la concorrenza. Qualcuno lo paragona addirittura ad un adware.
Microsoft Edge sembra un adware
Microsoft ha più volte sottolineato che il nuovo browser offre migliori prestazioni e funzionalità del vecchio Edge, ma i metodi utilizzati per spingere gli utenti ad utilizzarlo potrebbero avere l’effetto opposto. Come se non bastassero i suggerimenti nascosti nel menu Start e l’importazione dei dati in background (senza permesso), l’azienda di Redmond ha adottato altre tecniche piuttosto discutibili.
Al termine del download da Windows Update è necessario riavviare il computer. Pochi secondi dopo il login viene mostrato un pop-up che presenta il nuovo Edge. Microsoft usa il termine “First Run Experience” per definire la procedura. Non è possibile chiudere subito il pop-up, ma solo dopo aver cliccato sul pulsante Iniziamo (Get Started). Viene quindi chiesto all’utente di importare i dati da Chrome (o altri browser installati). Infine sono aggiunte le icone di Edge al desktop e alla barra delle applicazioni.
L’invadenza del nuovo browser è confermata dalla cancellazione delle impostazioni predefinite. Windows 10 “dimentica” che i siti devono essere aperti con Chrome o Firefox e chiede nuovamente di scegliere se usare il browser corrente o Edge. Infine c’è la “ciliegina sulla torta”: il nuovo Edge non può essere rimosso. Quindi occupa inutilmente spazio se l’utente preferisce browser alternativi. L’unica soluzione è bloccare il download da Windows Update.