La notizia dell’acquisizione di Instagram da parte di Facebook ha fatto il giro del mondo destando qualche incredulità di fornte alla cifra che il principale social network è pronto a sborsare: 1 miliardo di dollari.
Certo quasi noccioline confronto i 100 miliardi di dollari di valutazione di Facebook sul pubblico mercato, ma si tratta pur sempre di una cifra consistente, soprattutto se confrontata con quanto Instagram porta in gioco.
La app più cool del momento consente infatti lo scatto, l’elaborazione e la condivisione di foto direttamente dall’iPhone e da poco anche dagli smartphone Android. È gratis e per quanto se ne sappia il servizio non porta in casa un dollaro nelle tasche dei suoi fondatori. Tutto qui verrebbe da dire? Per 1 miliardo di dollari?
Ma questa è una di quelle acquisizioni che nel mondo di Internet si fanno per mettere un piede su una tecnologia o in un segmento di mercato dove si è deboli o dove l’avversario potrebbe dare del filo da torcere.
Oggi circa la metà degli oltre 800 milioni di iscritti a Facebook si collega ogni giorno al social network via smartphone (a dicembre 2011 erano 425 milioni gli utenti mobile) e una delle attività preferite è proprio l’invio e lo scambio di foto con altri contatti: cosa ne sarebbe della creatura di Mark Zuckerberg se il successo di Instagram diventasse così virale da rendere la condivisione di foto indipendente dal social network e più agevole solo tramite Instragram su smartphone?
È un problema con cui Facebook si sta confrontando da tempo: lo spostamento in atto dal web al mobile e dai siti alle app e per un servizio nato sul web rincorrere il mondo degli smartphone è dura. Oggi un’applicazione come Instagram, nata due anni fa ad opera dei soliti due genietti di Stanford, conta già 30 milioni di utilizzatori e 5 milioni di foto scattate e condivise ogni giorno; si scarica gratuitamente e funziona sia su IOS che Android. Un domani potrebbe davvero diventare un’agile alternativa a Facebook e magari non solo sul fronte della condivisione di immagini. Ecco perché Facebook è pronta a sborsare 1 miliardo di dollari per Instagram che, come recita la nota dell’azienda, sarà potenziato e arricchito dal team delle due società .
Certo è una scommessa e la Silicon Valley è piena di acquisizioni fallite o abortite. Ricordate? eBay che compra Skype per 2,5 miliardi di dollari, Yahoo! che si aggiudica Flickr nel 2005 e poi MySpace comprato da Murdoch per 580 milioni di dollari e svenduto lo scorso anno per 35 milioni di dollari dopo essere stato ammazzato proprio dal successo di Facebook.