Gli strumenti per la pittura sono stati potenziati, a cominciare dal Mixer Brush (Pennello miscela colore), più reattivo. Lo spray adesso spruzza non solo tinte uniformi ma anche trame, mentre i pastelli e le matite possono simulare una punta che si consuma man mano che il tratto procede.
La modalità Content-aware (“in base allo spostamento”) ora è attiva anche con gli strumenti Patch e Move (Toppa e Sposta) mentre prima era limitata ai due pennelli correttivi per la cancellazione dei piccoli difetti. L’algoritmo adatta in automatico le parti copiate alla zona in cui vengono inserite, in modo che non si percepiscano ripetizioni né artefatti, e funziona sorprendente bene. Dà il meglio di sé quando intorno alla selezione sono visibili trame complesse.
Un altro filtro rivisto profondamente è Blur (Sfocatura), disponibile in tre varianti, Iris, Tilt-Shift e Field (Campo sfoca, Sfocatura diaframma e Scostamento inclinazione), tutte regolabili in tempo reale nella finestra dell’immagine. Iris simula l’apertura del diaframma di una macchina fotografica e sfoca l’intera immagine al di fuori di un cerchio di riferimento. Tilt-Shift imita l’inclinazione del piano della pellicola (o del sensore elettronico) possibile con le macchine a banco ottico, così da lasciare a fuoco soltanto una striscia nell’inquadratura. Field, infine, è la variante che offre la maggior libertà creativa dato che consente di impostare più centri di sfocatura, regolabili in intensità . Per tutte e tre le modalità è possibile impostare la posizione delle zone che devono rimanere a fuoco e di quelle da sfocare, con tanto di effetto bokeh (anch’esso regolabile), che rende visivamente più gradevoli le sfocature trasformando in cerchi sfumati i punti più luminosi della foto. Adobe ha migliorato anche l’automatismo del bilanciamento cromatico, con l’introduzione di un nuovo algoritmo. La finestra di selezione in base al colore include due nuove opzioni che permettono di individuazione dei volti oppure del colore dell’incarnato. Da citare anche il modulo Camera Raw, che ora permette di definire le aree a cui verranno applicate le regolazioni.
La precedente versione di Photoshop offriva alcune funzioni di video editing, limitate però alla release Extended. Adesso anche l’edizione base permette di creare semplici montaggi video e offre una Timeline a più tracce (sia video sia audio). Il programma permette di applicare a ogni clip più filtri del corredo di Photoshop, e di dipingere e creare maschere sui singoli frame. Ogni traccia è animabile con key frame per quanto riguarda la posizione, la trasparenza e lo stile (la modalità di sovrapposizione del livello video). L’esportazione sfrutta il motore di rendering Adobe Media Encoder, ora compatibile con H.264.
Concludiamo la panoramica delle novità di Photoshop CS6 con le innovazioni degli strumenti esclusivi della versione Extended, cioè quelli per la creazione di oggetti a tre dimensioni. Non appena si crea un livello 3D l’interfaccia cambia e mostra le finestre e gli strumenti specifici per gli oggetti di questo tipo. Adobe ha perfezionato i tool usati per definire i punti di fuga e i piani di riferimento, inoltre gli oggetti 3D importati finiscono in automatico sul piano in prospettiva. Quando si estrudono i testi è poi possibile definire gli smussi e la posizione delle luci, tutto in tempo reale e direttamente nell’anteprima principale.
In conclusione, Photoshop CS6 ci sembra il degno successore delle versioni precedenti. La maggiore velocità da sola basterebbe probabilmente a rendere questa versione un aggiornamento obbligatorio, ma le novità sul fronte dell’interfaccia (in particolare l’Auto Save) e dei tool sia di fotoritocco sia di pittura realistica non sono per nulla minori.
Abbiamo esaminato una release ormai definitiva ma in lingua inglese del programma; quando il numero arriverà in edicola la versione commerciale in italiano sarà già nei negozi.