Nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno Roberto Maroni è stato autore di un gesto coraggioso, dichiarando di scaricare liberamente brani musicali da Internet e di essere contrario all’approccio repressivo adottato in Francia al problema del file sharing illegale, quando quest’ultimo non ha carattere commerciale, ma si traduce in un puro scambio di file tra appassionati di musica.
Le dichiarazioni del Ministro Maroni (riportate dal settimanale Panorama lo scorso 9 aprile e riprese a Radio Uno il giorno dopo) non sono naturalmente sfuggite ai sostenitori del file sharing che, come si suol dire, hanno preso la palla al balzo, per chiedere in una lettera aperta al ministro di legalizzare l’uso non commerciale del file sharing distinguendolo dalla pirateria a scopo di lucro. il testo della lettera è pubblicato sul sito di Agoradigitale e porta la firma di diversi esponenti politici di schieramenti trasversali, della maggioranza e dell’opposizione, opinionisti, giornalisti e giuristi. il punto è stato evidenziato dallo stesso Maroni: c’è una differenza sostanziale tra furto e condivisione, l’uso di file sharing equivale a fare la copia di un Cd acquistato e regalarlo a un amico. Questo fenomeno -sostengono i firmatari della lettera- non può essere liquidato come criminalità o peggio “pirateria”.
Per questo all’on. Maroni viene chiesta l’abolizione della legge Urbani nella parte in cui introduce sanzioni penali per il file sharing illegale e l’introduzione di una normativa che legalizzi il file sharing non commerciale. A tale proposito Il ministro Maroni aveva già ipotizzato la creazione di un super-portale da cui gli utenti potevano scaricare liberamente, a fronte di un pagamento di una licenza, e questa è una delle ipotesi allo studio.
Pirateria: il web scrive al Ministro Maroni
Nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno Roberto Maroni è stato autore di un gesto coraggioso, dichiarando di scaricare liberamente brani […]