Con un osservatorio fatto da 300 milioni di iscritti Facebook rappresenta un panel che farebbe gola a molti sondaggisti. Così all’inizio di quest’anno alcuni esperti del social network hanno iniziato a lavorare a un progetto finalizzato a misurare lo stato d’animo generale degli americani basandosi sui sentimenti espressi nei loro update di status giorno per giorno.
L’analisi è stata limitata per ora ai soli utenti che parlano la lingua inglese anglosassone, visto che si tratta di uno studio linguistico e semantico, ma in futuro potrebbe essere estesa ad altri idiomi. In pratica osservando quante espressioni positive o negative venivano utilizzate quotidianamente negli update di status, si è arrivati a costruire un’indice “della felicità collettiva della nazione“.
Parole come “happy”, “awesome”, che esprimono sentimenti positivi o viceversa termini come “sad” “unhappy”, “tragic”, sono state conteggiate da un sistema computerizzato che analizzava i dati in forma totalmente anonima, dopo che erano stati tolti i riferimenti personali, a tutela della privacy degli iscritti, così almeno spiega Facebook nel blog.
Il risultato è lo specchio anche dei sentimenti collettivi di una nazione: così si scopre che il giorno della morte di Michael Jackson è stato il più triste degli ultimi due anni, secondo solo al 22 gennaio 2008, giorno del crollo della borsa asiatica, mentre le feste comandate come il Thanksgiving Day, il 4 luglio o il Natale hanno registrato uno stato d’animo generalmente più positivo, insieme al giorno dell’elezione del presidente Barack Obama. lo scorso 5 novembre 2008.