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Oggi il voto sulla fatturazione a 28 o 30 giorni

Michele Braga | 15 Novembre 2017

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Arriva in Aula per il voto del Senato anche l’emendamento approvato dalla commissione Bilancio in merito ai termini delle fatturazioni per i servizi di telecomunicazione.

Uno dei temi più caldi che infiammano questo autunno è quello relativo ai termini per la fatturazione delle bollette legate ai servizi di telecomunicazione e alle pay tv. Lo scontro tra l’Agcom e gli operatori del settore è stato molto aspro e oggi potrebbe essere il giorno della verità. Arriva, infatti, in Senato l’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato che pone lo stop alla fatturazione a 28 giorni.

Il voto positivo del Senato riporterebbe la fatturazione delle bollette su cadenza mensile. Abbiamo già trattato questo tema in un articolo dedicato – lo trovate a questo link – ma in occasione del voto odierno abbiamo raggiunto il nostro esperto per valutare l’approccio seguito dal Governo.

Secondo l’avvocato Andrea Monti: “La scelta di limitare per legge la libertà contrattuale stabilisce un pericoloso precedente perché toglie certezza al valore delle norme giuridiche. La questione della fatturazione a ventotto giorni sarebbe stata gestibile con altri strumenti – per esempio tramite un’istruttoria dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette – senza bisogno di infliggere un “colpo” alla disciplina dei contratti”.

Voi come avete reagito al cambio dei termini di fatturazione del vostro operatore telefonico o del vostro provider di servizi pay tv? Cosa pensate in merito a questo argomento?