Quali sono le tendenze e gli strumenti di cui gli sviluppatori dovranno occuparsi nei prossimi dodici mesi? Quali settori offriranno a breve maggiori opportunità di lavoro.
di Michele Costabile
Stiamo arrivando verso la fine dell’anno e anche nello sviluppo è il momento di fissare obiettivi, decidere cosa è rilevante e stabilire dove puntare il radar. Cosa sta accadendo e cosa potrebbe cambiare nei prossimi dodici mesi.
L’onnipresente Cloud
Il cloud rimane, come nei mesi passati, un tema caldo, con i vendor principali molto impegnati nel convincerci a compiere la transizione verso un’infrastruttura di computer esterna. Alcune di queste opportunità sono davvero molto convincenti.
Microsoft sta investendo energie per fare di Azure un ecosistema ideale per i costruttori di applicazioni investendo su due fronti principali.
Il primo, il più ovvio, è la creazione di risorse online per applicazioni che si affacciano sul web. Dopo qualche tempo di utilizzo reale dobbiamo riconoscere che la gestione di una batteria di servizi web con Azure è pratica e agevole e la possibilità di ospitare gratuitamente un’applicazione web, con una buona scelta di linguaggi, è un biglietto di ingresso molto interessante.
Il secondo filone è l’uso del cloud come infrastruttura per l’archiviazione di sorgenti e l’esecuzione di piani di test. Ne abbiamo già parlato come di una scelta da considerare molto seriamente per le società che non hanno un’infrastruttura privata già operativa.
Microsoft offre una scelta di sistemi di archiviazione che vanno dallo spazio su disco a database Sql, gratuiti fino a una dimensione ragionevole (20 Mbyte). L’offerta di servizi dati si è ingrandita di recente con HDinsight, che permette di creare un cluster di macchine orchestrato da Apache Hadoop per analizzare collezioni di dati sterminate. Un’altro novità interessante è DocumentDB, un database NoSQL, che permette di archiviare dati in formato Json e interrogare il database con un linguaggio tipo Sql. Maggiori dettagli su azure.microsoft.com/ens/documentation/articles/documentdb-sql-query.
Per tenersi al corrente degli sviluppi di Azure, conviene aggiungere alla propria reading list azure.microsoft.com/blog.
Il cloud di Amazon continua a evolvere senza rallentare il passo da diversi anni, tanto che tutto quello che è concepibile offrire in un cloud su aws.amazon.com c’è. La ricchezza dell’offerta può far girare la testa al primo impatto, ma Amazon ha compiuto sforzi notevoli per non scoraggiare gli sviluppatori con un’interfaccia utente troppo complicata e, soprattutto, ha reso più facile capire quali risorse sono in uso e a quanto può ammontare la bolletta mensile.
Le novità più interessanti sono Zocalo e Cognito, che sono entrati in servizio agli inizi dell’estate.
Zocalo è un’infrastruttura aperta per la gestione documentale. Si possono archiviare documenti nei formati da ufficio più comuni e si può usare l’infrastruttura per consentire agli utenti di vederli e modificarli su device che vanno dal telefono, al tablet, al computer. Gli utenti possono creare versioni, inviarsi i documenti, commentare le diverse release, conservando una coerenza dei dati che non è alla portata della tradizionale accoppiata di un file server e un mail server, come sa chi si è occupato di gestione documentale. Un’esigenza cardinale di una sana gestione dei documenti, infatti, è sfuggire alla condizione in cui il file server è un cimitero degli elefanti e il mail server è intasato da ripetuti invii della stessa versione probabilmente aggiornata di un documento, solitamente residente su un laptop.
Cognito è un’infrastruttura aperta per consentire alle applicazioni mobili di sincronizzare dati fra diversi device. Un problema tipico, ma non esclusivo, dei creatori di giochi, che devono ricostruire le preferenze degli utenti e i loro mondi sui diversi device. Cognito indirizza i problemi tipici della sincronizzazione fra istanze diverse di un’applicazione, per esempio su iPhone e iPad. Da un lato fornisce il supporto per diversi servizi di autenticazione, consentendo agli utenti di certificare la loro identità con Google o Facebook. La cache di Cognito si occupa di tenere traccia degli aggiornamenti ai dati offline e della loro sincronizzazione con i server di Amazon.