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Test: OneNote il bloc notes gratuito di Microsoft

Redazione | 21 Giugno 2014

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L’ottima integrazione di OneNote con gli altri programmi Microsoft è tra i pregi maggiori del software, ma a volte può […]

L’ottima integrazione di OneNote con gli altri programmi Microsoft è tra i pregi maggiori del software, ma a volte può essere anche un limite. Per esempio, si può ancorare la finestra OneNote a un lato del desktop, e affiancarle Internet Explorer: quando si aggiunge una nota alla pagina aperta il programma aggiunge automaticamente un link alla pagina Web in primo piano, senza bisogno di nessun intervento da parte dell’utente. Chi naviga con Chrome o Firefox, però, non potrà  usare questa funzione: OneNote, almeno fino a oggi, è a tutti gli effetti un componente dell’ecosistema Office e sono pochissime le integrazioni con programmi terzi. Con la pubblicazione di un’Api aperta, Microsoft punta a cambiare questa situazione: Evernote, per esempio, è supportato da una miriade di App per dispositivi mobile, software desktop e perfino dai programmi di gestione di molti scanner e fotocamere. Se Microsoft riuscirà  a far percorre a OneNote almeno parte di questa strada, le sue probabilità  di successo cresceranno moltissimo.

OneNote ProControÈ questo, probabilmente, il grande vantaggio che Evernote mantiene oggi rispetto all’offerta di Microsoft: si trova al centro di una ragnatela di software e servizi molto ampia, e ricca di prodotti di qualità . Dal punto di vista tecnico, l’approccio è notevolmente diverso: le funzioni di scrittura e annotazione di Evernote lo rendono simile a un classico editor di testi per computer, mentre OneNote cerca di riproporre su schermo l’esperienza d’uso di un blocco di appunti cartaceo. Questo secondo approccio è sicuramente più flessibile e permette di ottenere risultati molto interessanti, ma l’abitudine all’uso dei classici programmi per computer ha in parte condizionato gli utenti, tanto che l’impostazione più tradizionale di Evernote risulta per molti più intuitiva.

Anche per quanto riguarda gli strumenti di organizzazione e categorizzazione, Evernote ha scelto una struttura già  rodata e facile da comprendere per tutti gli utenti, mentre OneNote ha optato per un sistema più originale, ma più complesso da padroneggiare, almeno all’inizio. In definitiva, serve un periodo di adattamento per dimenticare le convenzioni e le abitudini ormai radicate in chi usa ogni giorno il computer, ma OneNote ripaga questo sforzo offrendo una piattaforma di gestione delle informazioni ricca e flessibile ­- perfetta per i dispositivi touch – che acquista un valore ancora maggiore se la si associa alle altre applicazioni della suite Office.
Dario Orlandi

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