Il male ha messo radici profonde nel mondo fantasy di Monsters’ Den: Book of Dread, gioco in Flash risalente a un po’ di anni fa (per essere precisi al 2008) e capace di incarnare alla grande alcuni dei principi basilari del genere roguelike: un party di 4 personaggi deve discendere i vari livelli del dungeon di gioco affrontando ogni genere di mostruosità e non-morti, migliorando l’equipaggiamento e salendo di livello (uno per ogni “piano” del dungeon) per sbloccare nuove skill e abilità di combattimento.
Oltre al modello di esplorazione adottato dai rougelike dallo storico Rogue in poi, Monsters’ Den offre anche un sistema di combattimento a turni in cui il giocatore può mettere a frutto le skill e gli attributi dei suoi quattro campioni: i guerrieri e i chierici andranno prevedibilmente posizionati nelle prime fila, il rogue sarà in grado di far valere tutta la sua agilità (attaccando in genere prima di chiunque altro) e i maghi potranno lanciare potenti incantesimi da una posizione più defilata.
Monsters’ Den: Book of Dread offre tre diverse campagne e un gran numero di mostri tratti dal classico armamentario di D&D e non solo: molto interessante, ad esempio, è la possibilità di evocare un mostro “leggendario” della mitologia (come la Gorgone Medusa) capace di mettere a dura prova anche il party meglio carrozzato e sviluppato.
Un roguelike funziona solo nella misura in cui funzionano i meccanismi di gestione del party, e Monsters’ Den: Book of Dread da in questo senso il meglio di se con un inventario unificato per tutti e quattro i personaggi della nostra squadra, una gran varietà di personalizzazione e un numero di slot limitati che obbligherà presto a fare scelte impegnative sull’equipaggiamento da conservare e quello da scartare. Non manca infine la possibilità di visitare un negozio da cui acquistare armi e accessori o a cui rivendere il superfluo.
Trattandosi di un gioco in Flash, Monsters’ Den: Book of Dread ha necessariamente bisogno dell’installazione del Flash Player sul nostro browser di fiducia e dei giusti permessi per accedere ai file nella sandbox. Dopo il 2020, per poter continuare a giocare a un titolo molto ben realizzato (e con un endgame potenzialmente infinito) sarà invece necessario ricorrere a una soluzione alternativa.