Caso 1: non fare nulla
Lasciare il mondo come sta non è sempre sinonimo di ignavia o vigliaccheria. A volte può trattarsi di saggezza e prudenza, soprattutto quando si tratta di scelte che comportano investimenti.
Microsoft supporterà Visual Basic per tutta la vita di Windows 8 (bit.ly/vb6support e bit.ly/vb6official) e ha rilasciato un aggiornamento cumulativo per l’ambiente run time di Visual Basic (support.microsoft.com/kb/957924). Con queste premesse, le applicazioni Visual Basic sono al sicuro per qualche anno, anche se Windows 8 sarà due numeri di release indietro fra breve. Abbastanza per consentire agli sviluppatori più stagionati di andare in pensione, come qualcuno notava sul web.
L’ambiente di sviluppo non è supportato dal 2008, ma non è obbligatorio fare il downgrade delle macchine a Windows XP, si può benissimo usare Windows 7 o 8, basta seguire i consigli riportati in un articolo apparso sul sito per sviluppatori Microsoft, (bit.ly/vb6onwin8). Si noti che Msdn ha un pulsante per tradurre gli articoli in Italiano. Più o meno le stesse istruzioni si trovano su vb6andwindows8.codeplex.com. Attenzione a effettuare le installazioni con i privilegi di amministratore, controllare gli aggiornamenti richiesti e, soprattutto, non tentare l’installazione su una macchina con OS a 64 bit: ai tempi di Visual Basic solo i supercomputer avevano tutti quei bit in una word. Se anche funzionasse l’Ide, non ci sono molte speranze per i controlli.
Con questo, si dovrebbe poter usare Windows 8 come macchina di sviluppo e macchina target per l’installazione. C’è, naturalmente, un ma. Bisogna verificare se i componenti esterni da cui dipende l’applicazione sono compatibili col sistema e, in caso negativo, se sono disponibili aggiornamenti del fornitore per risolvere il problema.
Comunque sia, c’è ancora speranza per chi vuole aspettare tempi migliori prima di prendere una decisione.