WhatsApp è di gran lunga il servizio di messaggistica e comunicazione più usato al mondo, ragion per cui dalla piattaforma di proprietà di Facebook passano anche una parte preponderante della disinformazione e delle fake news che poi portano a conseguenze gravi anche fuori dalla rete delle chat virtuali.
Nel tentativo di porre un freno alla diffusione di notizie fasulle, messaggi complottistici e altra spazzatura digitale assortita, l’anno scorso WhatsApp ha introdotto una funzionalità che permette di riconoscere facilmente (tramite la presenza di una doppia freccia) i messaggi di dubbia provenienza che sono stati inoltrati molte volte.
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In queste ore la corporation ha deciso di calcare ancora la mano su questo fronte, prevedendo un ulteriore limite ai messaggi che sono già stati inoltrati almeno cinque volte: laddove è presente la doppia freccia, dice l’azienda, la possibilità di inoltrare ancora i contenuti sarà ridotta a una sola chat alla volta.
La nuova mossa di WhatsApp rappresenta un tentativo di bilanciare la libertà di comunicazione garantita dalla cifratura end-to-end – che inibisce alla corporation di visionare il contenuto dei messaggi e quindi di procedere a una censura mirata – e la necessità di informarsi in maniera corretta che emerge dalle lamentele degli utenti sull’incremento di messaggi “fastidiosi” e notizie false in questo periodo di pandemia globale.