Ci siamo occupati a più riprese della vicenda dei dati condivisi da WhatsApp con Facebook, questione che ha posto dei problemi di ordine giuridico in parecchi paesi europei e che, in Gran Bretagna e Germania, si è conclusa con la richiesta (poi accettata) del garante della privacy di sospendere questa prassi, avendo le autorità di questi paesi ravvisato dei problemi giuridici.
Ora, il servizio di messaggistica istantanea dell’azienda di Menlo Park ha deciso di estendere questa decisione a tutti i paesi europei, una scelta che, fanno sapere dal servizio, è di natura temporanea: WhatsApp, infatti, attenderà che le istruttorie avviate dalle diverse authority giungano a conclusione, per poi intraprendere eventuali novità in funzione delle decisioni.
WhatsApp si ritrova confrontata con questa situazione in seguito al cambio di policy relativo alla condivisione di nomi, numeri telefonici e status degli utenti con Facebook, operazione che secondo le authority non sarebbe in linea con l’approvazione data a suo tempo dall’antitrust, che subordinò l’accettazione proprio alla netta scissione tra FB e WA in termini di dati dell’utenza.
Ad esser finito poi sotto la lente dei garanti è il termine temporale – 30 giorni – concesso agli utenti per non dare il proprio consenso alla condivisione e all’uso di questi dati, ritenuto troppo breve. Al momento, quindi, Facebook ha confermato lo stop alla raccolta dei dati provenienti da WhatsApp per fini commerciali, mentre la condivisione degli stessi prosegue per la lotta contro lo spam.