Windows 7 è oramai classificato dall’FBI come un pericolo per le reti aziendali e il business, ma gli utenti non sembrano avere particolare interesse per le recriminazioni del bureau statunitense. A quasi undici anni dall’arrivo sul mercato, lo storico OS di Microsoft continua a detenere una quota significativa dell’intero mercato dei PC.
Gli ultimi numeri in tal senso arrivano da NetMarketShare, e fotografano una situazione di stasi quasi irreale. A luglio 2020, Windows 7 ha ancora uno share del 23,34% di tutti i PC (desktop/laptop) del mondo. Il che equivale a una contrazione di appena il 2% rispetto alla quota di mercato detenuta a gennaio.
Windows 10 cresce lentamente ma in maniera inesorabile (59,37%), anche perché è ora l’unico sistema operativo ufficialmente venduto e supportato da Microsoft. Alcuni coraggiosi utenti continuano a usare Windows 8.1 (2,87%), Windows Vista e persino l’“arma di distruzione di massa” Windows XP, mentre macOS non arriva al 2% del mercato.
Il supporto ufficiale per Windows 7 è terminato lo scorso gennaio, ma l’upgrade a Windows 10 non è evidentemente ancora una priorità per centinaia di milioni di utenti consumer e professionali. Microsoft continua a offrire (in maniera ufficiosa) la possibilità di scaricare e installare gratuitamente Windows 10, ma il fatto che i PC dell’epoca non siano sempre compatibili con il nuovo OS non facilita certo lo switch.