Con Windows è facile proteggere il proprio account quando ci si assenta dal posto di lavoro: basta attivare uno degli screen saver disponibili (conviene evitare il primo, Bolle, che lascia visibile il contenuto dello schermo) sfruttando la modalità Al ripristino, torna alla schermata di accesso, in modo che alla disattivazione del salvaschermo sia necessario immettere nuovamente la password dell’account (se l’account non la prevede, è comunque possibile proteggere il salvaschermo con una parola chiave a piacere). Per attivare e configurare uno screen saver basta richiamare l’applet Impostazioni screen saver del pannello di controllo. È possibile scegliere a piacere il tempo di inattività dopo il quale il salvaschermo entrerà in azione; il valore proposto di default (10 minuti) è probabilmente eccessivo, ma anche quello minimo (1 minuto) può rappresentare un rischio: bastano molto meno di sessanta secondi per accedere a un Pc non presidiato e lanciare un programma ostile o rubare dei dati. Per questo motivo vi consigliamo vivamente di adottare anche un’altra precauzione: bloccare il vostro account con la semplicissima combinazione di tasti Windows+L ogni volta che vi alzate dalla sedia. Ricordarsela è molto semplice, dato che L sta per lock, cioè blocco; dopo poco tempo il ricorso a questa combinazione di tasti diventerà un’abitudine consolidata.
Protezione immediata 
per l’account
Con Windows è facile proteggere il proprio account quando ci si assenta dal posto di lavoro: basta attivare uno degli screen saver disponibili (conviene evitare il primo, Bolle, che lascia visibile il contenuto dello schermo) sfruttando la modalità Al ripristino, torna alla schermata di accesso, in modo che alla disattivazione del salvaschermo sia necessario immettere nuovamente la password dell’account (se l’account non la prevede, è comunque possibile proteggere il salvaschermo con una parola chiave a piacere).