Lo scorso 22 maggio è stato il National Solitaire Day, occasione sfruttata da Microsoft per festeggiare i primi 30 anni del Solitario. Un gioco dall’aura leggendaria, almeno per chi ha cominciato a usare Windows negli anni ’90. E che aveva in origine una motivazione più funzionale che ludica. Non che la cosa abbia impedito a innumerevoli schiere di utenti, dipendenti e studenti di passare ore e ore “impegnati” tra una partita e l’altra…
Il Solitario Microsoft ha debuttato nel 1990 assieme a Windows 3.0, seminale versione dell’ambiente operativo a finestre che ha introdotto molti dei paradigmi di interfaccia usati ancora oggi. Lungi dall’essere un semplice gioco, il Solitario doveva in realtà servire soprattutto a “istruire” gli utenti sul drag&drop. Una funzionalità all’epoca inedita o non ancora familiare per la maggioranza delle persone.
L’importanza del Solitario era già stata rimarcata dal National Museum of Play, che nel 2019 ha accolto il classico gioco di carte nella sua Hall of Fame accanto a Colossal Cave Adventure, Mortal Kombat e Super Mario Kart. Oggi il Solitario di Windows 3.0 è solo un lontano ricordo ed è stato sostituito da Solitaire Collection. La app UWP è scaricabile dallo Store di Windows ed è strapiena di orpelleria alquanto superflua come gli immancabili acquisti in-app.
Anche grazie a Solitaire Collection, dice ora Microsoft, il Solitario può ancora vantare una popolarità che ha pochi eguali al mondo. 35 milioni di giocatori continuano a “farsi un solitario” ogni mese, da più di 200 paesi diversi e in 65 lingue differenti. Dopo 30 anni, e in forme molto diverse rispetto a quella originale, il Solitario è insomma ancora uno dei giochi più popolari di tutto il pianeta.