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Surface 4 Pro: il tablet di Microsoft sul banco di prova

Redazione | 3 Marzo 2016

Notebook Tablet Windows

Il tablet Microsoft di quarta generazione è un’evoluzione del precedente Surface 3 Pro, che rimane per ora a listino. Una […]

Il tablet Microsoft di quarta generazione è un’evoluzione del precedente Surface 3 Pro, che rimane per ora a listino. Una delle novità  principali riguarda la piattaforma, ora basata su processori Intel Core di sesta generazione (Skylake), ma non sono meno importanti le migliorie a carico dell’ergonomia, del display e anche del design. Con il Surface 4 Pro viene ulteriormente spinta la connotazione di sostituto del notebook, non solo a livello di prestazioni, che possono raggiungere e persino superare quelle di un classico notebook aziendale da 15″, ma anche per quanto riguarda la comodità  d’uso e l’utilizzo della tastiera (purtroppo opzionale). Regge il confronto con l’Apple iPad Pro?

Sono disponibili ben sei configurazioni: quella base costa 1.029 euro e prevede processore Core m3, 4 GB di Ram e disco Ssd da 128 GB. Quella di fascia più alta prevede un Core i7 con veloce grafica Iris Pro, 16 GB di Ram e disco da 512 GB, il tutto a 2.499 euro. A nostro avviso una molto equilibrata è quella intermedia con processore Core i5, 8 GB di Ram e 256 GB di storage a 1.499 euro. Si tratta in ogni caso di cifre consistenti, che piazzano il Surface Pro 4 in una fascia di mercato molto alta che rischia di trasformarsi in una nicchia.

Surface retro

Certo è che rispetto al Surface Pro 3 le differenze sono tante e importanti. Le dimensioni sono simili ma la diagonale del display aumenta da 12″ a 12,3″; merito della cornice intorno al pannello di dimensioni ben più ridotte. Anche la risoluzione sale parecchio e arriva a 2.736 x 1.824 pixel, per una densità  di 264 punti per pollice. La qualità  è entusiasmante, è estremamente nitido e con colori vibranti; viene dichiarata una copertura del 100% dello spazio colore sRgb. Come al solito bisogna fare i conti con le applicazioni non aggiornate che poco gradiscono risoluzioni così alte, risultando al limite della leggibilità  oppure compromettendo il layout di box e finestre.

Caratteristiche Surface

Per quanto riguarda l’ergonomia, il telaio in magnesio è leggermente più sottile (0,7 mm) rispetto a quello del Surface 3 Pro. La nuova custodia/tastiera Type Cover ad aggancio magnetico è un netto passo in avanti: più rigida, più stabile, con tasti a isola, ha un touchpad finalmente ben sfruttabile grazie alla superficie in vetro. È più ampio e più preciso di prima.

Surface Type Cover

Il pennino N-Trig ora supporta 1.024 livelli di pressione anziché 256 e risulta anch’esso molto più preciso, anche se per quanto riguarda il lag non raggiunge l’eccellenza dell’Apple Pencil dell’iPad Pro (che comunque va acquistata a parte e costa 109 euro). La punta sostituibile ora è più morbida; c’è un solo pulsante multifunzione posizionato sulla sommità  e anche forma e dimensioni sono leggermente differenti. In definitiva l’utilizzo in modalità  notebook è migliorato sensibilmente, anche quando si utilizza il Surface sulle ginocchia; il bilanciamento di tutto l’insieme ci sembra aumentato e si ha una sensazione di stabilità  superiore. Tra i punti migliorabili ancora c’è la rigidità  della Type Cover, che tende a flettersi quando si premono i tasti centrali.

Prestazioni Surface

Per quanto riguarda le prestazioni, si nota un balzo in avanti molto netto rispetto al Surface Pro 3. Il nostro sample era dotato di un Core i5-6500U con 8 Gbyte di Ram e la differenza si vede sia con le applicazioni che sfruttano la Cpu sia con la grafica. L’evoluto dissipatore di calore è basato su condotti in rame con liquido al loro interno; la ventola resta normalmente spenta durante il lavoro da ufficio ed entra in funzione solo quando la Cpu o la Gpu vengono messe sotto stress. In ogni caso il calore resta molto contenuto e non diventa mai fastidioso.

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Lavorare con il nuovo disco Ssd, dotato tra l’altro di connessione diretta Pci-Express e non Serial Ata, è un vero piacere; tutte le attività  scivolano via senza rallentamenti o ritardi, si ha l’impressione di lavorare su un Pc desktop di ultima generazione e non su un tablet da 750 grammi.

Surface

Con 234,90 euro potete acquistare la docking station da collegare alla porta Surface Connect usata normalmente per l’alimentatore. Mette a disposizione quattro porte Usb 3.0, due mini Displayport,
il connettore Gigabit Ethernet e l’uscita audio.

L’autonomia misurata è di sette ore di funzionamento continuo con rete Wi-Fi accesa e utilizzo di applicazioni da ufficio e del browser Web. Un buon valore che si avvicina alla chiusura della giornata lavorativa, ma va tenuto presente che con task più impegnativi (video, applicazioni complesse e uso di grafica 3D) tale valore può ridursi di molto.
Pasquale Bruno