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Windows 10 1809, spuntano ancora bug

Alfonso Maruccia | 22 Ottobre 2018

Microsoft Windows

L’ultimo upgrade di Windows 10 procede di imbarazzo in imbarazzo costringendo gli utenti a sperimentare bug molto gravi. L’ultima falla […]

L’ultimo upgrade di Windows 10 procede di imbarazzo in imbarazzo costringendo gli utenti a sperimentare bug molto gravi. L’ultima falla riguarda la gestione incorretta degli archivi di file.

Mentre Microsoft lavora al codice di Windows 10 1809 nel tentativo di aggiustare una release che ha fin qui collezionato solo disastri, gli utenti che hanno avuto la sfortuna di installare il nuovo OS continuano a scoprire bug e vulnerabilità gravi. A quanto pare, il tanto strombazzato “sistema-operativo-come-servizio” è ora persino incapace di gestire una procedura piuttosto mondana come l’estrazione di dati dagli archivi di file.

Nelle versioni precedenti, hanno denunciato gli utenti di Reddit, Windows 10 gestiva correttamente i conflitti tra file già esistenti e file in via di estrazione (ad esempio da un archivio .zip) presentando una finestra di dialogo con la scelta tra la sostituzione dei file esistenti, l’esclusione dei file in conflitto e la possibilità di scegliere il da farsi caso per caso.

Windows 10, estrazione da archivio .zip

Windows 10 1809 si limita invece a sovrascrivere i file già esistenti con quelli estratti dall’archivio senza chiedere autorizzazione; in una versione diversa del baco, invece, l’OS copia i file estratti accanto a quelli già presenti sul disco senza sovrascriverli. In ogni caso, sembra proprio che la gestione incorretta degli archivi di file vada aggiunta alla lista sempre più lunga dei problemi gravi dell’ultima release del sistema operativo Microsoft.

Retpoline in 19H1

In attesa di capire se Redmond sarà in grado di uscire dal tunnel o i bug di Windows 10 1809 continueranno a spuntare come funghi all’infinito, per il prossimo futuro del sempre più problematico OS si prospetta una novità positiva sul fronte delle prestazioni: Windows 10 19H1 includerà un nuovo approccio nella mitigazione dei super-bug delle CPU noto come Retpoline, una tecnica inizialmente ideata da Google che dovrebbe garantire una riduzione nelle performance – necessaria a “mettere le briglie” ai bug – nell’ordine dell’1-2%.

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