Il panorama dei codec video conosce ancora una volta una fase di evoluzione importante: l’industria è, come al solito, fissata sulle tecnologie proprietarie e a pagamento come VVC/H.266, mentre la community FOSS è piuttosto impegnata a promuovere una soluzione royalty-free come AV1 o l’implementazione alternativa nota come Dav1d.
Nel caso di AV1, una spinta potenzialmente significativa all’adozione del nuovo formato arriva ora da Microsoft. La corporation ha infatti annunciato l’arrivo del supporto ufficiale per la decodifica hardware dei video AV1 in Windows 10, una funzionalità apprezzabile anche se oggettivamente ben poco accessibile (al momento) alla stragrande maggioranza degli utenti.
La decodifica in hardware del formato AV1 permette di ridurre il carico di lavoro della CPU centrale, e contemporaneamente di godere di un’esperienza migliore per i programmi e le app che non integrano codec dedicati come VLC media player.
Per accedere alla nuova funzionalità, dice Microsoft, gli utenti dovranno avere a disposizione Windows 10 1909 o una versione successiva, l’estensione AV1 Video disponibile sullo Store di Windows, una CPU Intel di undicesima generazione con GPU integrata Iris Xe o in alternativa una GPU GeForce RTX 30 (o una Radeon RX 6000).
Le versioni recenti dei browser Web più popolari (Firefox, Edge, Chrome) già supportano il formato AV1 (decodificato in software via CPU), e anche i servizi di streaming si stanno organizzando in tal senso. La disponibilità dell’accelerazione hardware in Windows 10 potrebbe fornire una spinta ulteriore alla crescita di popolarità di AV1/Dav1d, con tanti saluti alle royalty di VVC.