Windows 10 May 2020 Update è ufficialmente arrivato sul mercato (e sui server Microsoft) la scorsa settimana, portando in dote nuove funzionalità ma anche la presenza di dieci bug in grado di inibire completamente l’installazione dell’OS. Oltre ai bug noti ci sono poi quelli sconosciuti, o per meglio dire già noti ma non indicati tra i problemi pubblicamente identificati dalla corporation.
Se ci si trova con un PC afflitto da un bug incompatibile col May 2020 Update, il processo di installazione dell’aggiornamento non va avanti. E’ la situazione in cui si sono ad esempio ritrovati gli utenti di sistemi equipaggiati con moduli di memoria Intel Optane, una tecnologia cache pensata per migliorare le prestazioni degli hard disk tradizionali.
Intel Optane Memory è a quanto pare incompatibile con l’ultimo upgrade di Windows 10, e per tale motivo il May 2020 Update non viene fornito ai sistemi colpiti tramite Windows Update. Bypassando l’allarme e procedendo con l’installazione manuale, invece, ci si ritrova a sperimentare problemi di performance e messaggi di errori.
In attesa dell’ennesimo aggiornamento risolutivo da parte di Microsoft, l’unica soluzione pratica per risolvere la questione consiste nell’evitare l’installazione di May 2020 Update. O nel ripristinare la release precedente in caso di aggiornamento forzato.
A ulteriore conferma della scarsissima qualità del processo di sviluppo che ora governa i destini di Windows, l’incompatibilità con Intel Optane Memory era già stata segnalata dagli utenti mesi fa. Ma nessuno, a Redmond, si è preso la briga di “raccogliere” il feedback e sistemare la questione prima del debutto del May 2020 Update.