Grazie al Search Contract si potranno aggiungere facilmente nuovi elementi alle ricerche effettuate dall’utente, mentre utilizzando lo Share Contract sarà possibile inviare informazioni ad altre applicazioni senza conoscerle a priori. Qualsiasi programma, per esempio, potrà pubblicare immagini su Flickr oppure aggiungere informazioni a un account di Facebook, senza che lo sviluppatore debba preoccuparsi di implementare queste funzioni; basterà avere installato un altro software che offra questa opzione. Viceversa, si potrà creare un’app per aggiungere nuove funzioni che saranno rese disponibili automaticamente a tutti gli altri programmi. I Contratti previsti dall’architettura sono in realtà molti di più e coprono anche aspetti come la stampa, la riproduzione di contenuti audio/video, la visualizzazione dei contatti, le opzioni d’impostazione e altro ancora.
Con la funzione Semantic Zoom si può dare un nome ai diversi gruppi in cui sono organizzate le Tile e spostare intere sezioni con un’unica operazione.
Tra le moltissime novità integrate nella Consumer Preview si segnalano anche le notifiche Toast, con elementi popup che possono avvisare l’utente della presenza di nuove informazioni o aggiornamenti, e un sistema di correzione ortografica integrato nell’Os: grazie a questa funzione, attesa da lungo tempo, si potranno evidenziare eventuali errori di ortografia nei campi d’input di ogni applicazione. Questa novità è particolarmente importante per il browser Web, poiché sempre più spesso si utilizzano servizi online per scrivere testi anche molto lunghi. L’offerta di app Metro è stata ampliata e migliorata, grazie al supporto di molti sviluppatori indipendenti: lo store integrato in Windows offre oggi parecchie applicazioni interessanti. Il numero è ancora scarso ma la qualità è cresciuta, dando finalmente un’idea del potenziale della piattaforma; la possibilità di installare il software in modalità trial offre, inoltre, un’opportunità in più per gli utenti curiosi e per gli sviluppatori che vogliono farsi conoscere. La schermata Start può accettare qualsiasi elemento (applicazioni Metro e desktop, cartelle e Preferiti del browser), ed è quindi benvenuta la possibilità di organizzare le Tile in gruppi rinominabili, che possono essere spostati con la funzione Semantic Zoom (Ctrl-rotellina del mouse, oppure spostando il cursore in basso a destra nella schermata Start).
Lo Switcher si apre sul lato sinistro dello schermo e mostra le miniature delle applicazioni attive; può essere richiamato con una gesture del mouse o tramite la scorciatoia Windows+Tab.
Anche il desktop tradizionale ha ricevuto attenzioni da parte degli sviluppatori di Microsoft e offre parecchie novità interessanti; il Task Manager, per esempio, è stato ridisegnato: la modalità semplice elenca i programmi attivi, con un’interfaccia pulita che non intimidisce gli utenti meno esperti. Un clic su More details apre invece un centro di controllo ricchissimo d’informazioni su applicazioni, processi e servizi che permette, molto più che in passato, di tenere sotto controllo tutto quello che accade nel sistema in ogni istante. I miglioramenti alle funzioni di copia dei file, con le operazioni raggruppate in un’unica finestra e la possibilità di mettere in pausa ogni trasferimento, erano già presenti nella versione precedente, così come l’interfaccia Ribbon per Esplora risorse e la capacità di montare le immagini Iso come periferiche virtuali. Una funzione attesa da molto tempo e finalmente implementata riguarda il supporto dei monitor multipli: ogni schermo potrà avere la sua barra delle applicazioni e uno sfondo personalizzato.
La Consumer Preview di Windows 8 ha mostrato molti miglioramenti rispetto a quanto si era visto nella build precedente: Microsoft aveva più volte sottolineato che la Developer Preview era una release ancora acerba e i miglioramenti mostrati da questa nuova versione lo dimostrano. Tra le note più positive c’è l’ottima prontezza del sistema: pur trattandosi di una beta, il nuovo Windows è sembrato leggero e rapido; queste sensazioni sono supportate anche dal fatto che il nuovo sistema operativo già oggi occupa meno memoria e avvia un numero inferiore di processi rispetto a Windows 7. Anche l’esperienza d’uso delle applicazioni con interfaccia Metro è positiva: la disponibilità delle prime app di qualità ha permesso di apprezzare come questa nuova impostazione sia realmente “fast and fluid”, veloce e fluida, come ribadito in più occasioni da Microsoft.