Con il rilascio di Windows Server 2008 (WS2008) la saga dello sviluppo di Longhorn (il nome in codice di Vista, usato inizialmente sia per la versione client che per quella server) farà un ulteriore passo in avanti. Anche WS 2008 si è fatto attendere più del previsto; la buona notizia è che in questo caso le novità sono potenzialmente ben più significative di quelle che, a furia di tagliare funzioni, sono state effettivamente implementate nella controparte client.
La parentela con Vista si nota già in fase di installazione, e va oltre il semplice aspetto esteriore. Proprio come Vista, WS 2008 non richiede obbligatoriamente l’inserimento di un Product Key e permette di caricare i driver per le unità disco da un supporto ottico o da una chiavetta Usb. Un’altra novità importante è la possibilità di selezionare la cosiddetta Server Core Installation, che carica i soli componenti di base: non prevede neppure l’interfaccia grafica ma offre grandi vantaggi dal punto di vista della sicurezza e della gestione (quello che non c’è non può costituire una falla e non richiede l’applicazione di patch).La procedura di configurazione iniziale, che viene avviata al termine dell’installazione, prevede tre passi: impostazione delle informazioni di base, aggiornamento e personalizzazione. Al terzo passo si selezionano innanzitutto i ruoli che il server dovrà svolgere e le eventuali funzioni aggiuntive. Sono previsti 18 ruoli (Active Directory, Application, File, Print, Web, e così via), 8 dei quali non richiedono l’installazione dell’interfaccia grafica. È interessante notare che i ruoli di print server e di file server sono separati. Il ruolo Virtualization è previsto solo sulle versioni a 64 bit del sistema operativo.Le funzioni extra invece sono 36, e comprendono caratteristiche quali il .NET framework 3.0, il sistema di cifratura BitLocker, il meccanismo di Network Load Balancing e così via.
La configurazione è molto semplice e chiara, e il fatto che le funzioni extra debbano essere esplicitamente selezionate è passo in avanti sul fronte della sicurezza.Terminata la configurazione del server si apre automaticamente il nuovo tool Server Manager, che permette di monitorare e impostare tutti le funzioni di WS 2008 tramite un’unica finestra, rendendo più facile la vita degli amministratori. Server Manager non prevede però la possipiù di controllare più server contemporaneamente: per farlo bisogna ricorrere a Microsoft System Center, evoluzione delle piattaforme Mom (Microsoft Operation Manager) e Sms (System Management Server), che consente anche di ottenere report più dettagliati di quelli forniti da Server Manager. Il Security Configuration Wizard, che in WS 2003 è un modulo aggiuntivo da caricare a mano, ora fa parte del sistema operativo.
I ruoli peraltro sono messi in sicurezza già al momento dell’installazione: vengono montati solo i componenti indispensabili e vengono aperte solo le porte necessarie per il loro funzionamento.Se il Server Manager è la novità più evidente di WS 2008, sotto il cofano ce ne sono molte altre come uno stack di rete migliorato che gestisce nativamente IPv6 ed è in grado di autoregolarsi – ad esempio adattando la dimensione della finestra TPC Receive – per ottimizzare le prestazioni.
Lo stack Tcp/Ip di Vista permette anche di sfruttare schede di accelerazione esterne per sgravare le Cpu dei server connessi a reti ad alta velocità . WS 2008 supporta la versione 2.0 del protocollo Smb 2.0 (Smb, Server Message Block, usato per i trasferimenti di file sulle reti Windows). Smb 2.0 rende drasticamente più veloci gli scambi di dati con i client che lo supportano (al momento l’unico è Vista); il miglioramento secondo Microsoft arriva al 250%). Sempre sul fronte delle funzionalità di rete va citata Nap (Network Access Protection), una tecnologia che permette di controllare l’accesso di un client alla rete in base al suo “stato di salute”. In altre parole, con Nap gli amministratori possono definire policy per concedere ai client l’accesso totale o ristretto in base alla verifica preliminare di alcuni criteri: sistema operativo e antivirus in funzione e aggiornati, firewall personale attivo e via di questo passo. Un aspetto drasticamente migliorato di questa versione di Windows Server è quello dei Terminal Services. Disponibili dai tempi di Windows NT4, i Terminal Services permettono di accedere da remoto a un desktop Windows.
In unione al nuovo client 6.0, disponibile per Vista e XP SP2, i Terminal Services di WS2008 offrono una “esperienza utente”, per dirla alla Microsoft, più gradevole: ad esempio consentono di usare risoluzioni fino a 4.096 x 2.048 punti, inoltre supportano temi, sfondi e persino il sistema di smussatura dei caratteri Clear Type. Le prestazioni sono state potenziate con funzioni come Display Data Priorization, che assegna ai dati relativi a tastiera, mouse e video una priorità più elevata per evitare che l’interazione col client rallenti quando si lanciano operazioni che impegnano molta banda, come il trasferimento di un file di grandi dimensioni o la stampa di un documento lungo. Un’altra innovazione significativa è RemoteApp, che permette di rendere accessibili ai client remoti singole applicazioni invece dell’intero desktop di Windows. Se l’accesso al desktop completo in alcuni casi può essere desiderabile, più spesso rischia di confondere l’utente, che si ritrova a lavorare contemporaneamente su due desktop (quello locale e quello remoto). Come prevedibile, anche il Web server Internet Information Services (IIS) è stato potenziato. IIS 7.0 è basato su un’architettura modulare, che consente di scegliere in fase di installazione solo le funzioni effettivamente necessarie tra le oltre 40 disponibili. Questo approccio rende IIS più sicuro, più facilmente espandibile, e ne minimizza l’occupazione di memoria e il carico sulla Cpu.
Il modulo di gestione, IIS Manager, è stato totalmente riprogettato, e il metabase – il repository centralizzato dei dati di configurazione usato da IIS 6 – è stato sostituito da un nuovo sistema di configurazione basato sull’Xml che rende più facile la distribuzione delle impostazioni e contiene anche i dati relativi a Asp.NET.Un’altra novità di grande rilievo è Windows Server Virtualization (WSV), che permetterà a Microsoft di fare concorrenza diretta a VMware ESX.
Questa funzione sarà presente solo nelle versioni a 64 bit del sistema operativo e richiederà la presenza di processori con supporto integrato alla virtualizzazione, come gli AMD-V o gli Intel VT. WSV verrà reso disponibile in un secondo momento: si parla di circa sei mesi dal lancio di WS2008.Per terminare, vale la pena di citare la nuova shell interattiva PowerShell, già nota con il nome in codice Monad, che grazie al potente linguaggio di scripting integrato promette di rendere più agevole l’amministrazione di WS2008 e dei suoi componenti, da Active Directory fino a IIS.WS2008 sarà rilasciato inizialmente nelle versioni Standard, Enterprise, Datacenter, Web e Storage, le stesse disponibili per Windows Server 2003.
In seguito arriverà la release Small Business (nome in codice Cougar), preceduta da Windows Essential Business Server (nome in codice Centro), una novità assoluta sviluppata in modo specifico per le medie imprese, quelle da 50 a 500 dipendenti. Windows Essential Business Server comprenderà anche funzionalità di gestione (System Center Essentials), messaggistica (Exchange Server e Forefront Security for Exchange), e sicurezza (ISA Server).