Le due eterne rivali dell’hi-tech annunciano un accordo “strategico” per sviluppare soluzioni future in ambito gaming, una strada che passa per il cloud di Microsoft e avrà conseguenze ancora tutte da stabilire.
Xbox e PlayStation sono due marchi videoludici che da sempre concorrono per conquistare giocatori e fette di mercato, ma a quanto pare in futuro questa competizione sarà molto meno belligerante – almeno sul fronte telematico. Le due corporation hanno infatti annunciato di voler collaborare per realizzare “nuove soluzioni basate sul cloud” per le esperienze ludiche e la IA.
La partnership strategia fra Microsoft e Sony arriva come un fulmine a ciel sereno, ed è a suo modo storica: i dettagli sono ancora piuttosto fumosi, ma alla base del nuovo accordo sembra esserci la piattaforma cloud di Microsoft Azure. I server di Redmond dovrebbero diventare parte integrante di nuovi, innovativi servizi per il gaming telematico (magari in streaming?) e l’intelligenza artificiale.
In effetti Microsoft è una di quelle corporation hi-tech che più sta investendo nel cloud in chiave videoludica, prova ne sia quel famigerato Progetto xCloud che è già entrato in fase di test per gli utenti finali. Anche Sony ha ovviamente la sua offerta di gioco nel cloud, e tale servizio (PlayStation Now) dovrebbe ora traslocare in toto nei data center di Azure.
La piattaforma telematica di Redmond dovrebbe quindi diventare la spina dorsale di tutte le offerte cloud di Microsoft e Sony del prossimo futuro. E non solo: nella partnership si fa esplicito riferimento alla realizzazione di “piattaforme di sviluppo migliori” per i “creatori di contenuti” (sperando che non si tratti esclusivamente dei soliti “YouTuber” con improbabile voiceover incorporato), e si parla altresì della creazione di soluzioni per i sensori di immagine intelligenti in chiave enterprise.
Xbox e PlayStation sono dunque marchi destinati a sparire dal mercato sul lungo periodo? L’eventualità è statisticamente computabile ma praticamente impossibile: Sony ha già in cantiere una nuova, potentissima console PlayStation stand-alone, mentre Microsoft continua a testare il mercato (e la pazienza dei potenziali clienti) proponendo poco desiderabili soluzioni Internet-dipendenti dal costo a dir poco eccessivo.