Nel corso degli ultimi giorni, vi avevamo preannunciato le trattative in corso tra Amazon, Microsoft, IBM, Facebook e Google per creare delle linee guida sull’uso dell’intelligenza artificiale, evitando derive nell’applicazione della stessa, indicando come alla base dell’accordo possa essere utilizzato il report sull’AI realizzato dall’Università di Stanford.
L’ateneo californiano, infatti, ha realizzato un rapporto su quello che potrebbe essere lo scenario quotidiano della nostra società nel 2030 relativamente all’uso di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, riportando le previsioni fatte da esperti del comparto: dopo gli assistenti vocali da smartphone, o il riconoscimento facciale per il tag di foto, ci aspetta molto di più.
Gli esperti indicano – per esempio – come sia probabile l’inserimento di robot nelle scuole, atti ad affiancare i docenti nel loro lavoro quotidiano, con lo scopo di riuscire a trovare una risposta ad ogni domanda degli alunni. O ancora, le forze dell’ordine potranno contare sull’uso di applicazioni per l’analisi di criminali e sospetti tali, capaci di individuare anche le organizzazione di malavitosi, orientando l’operato delle pattuglie negli ambiti maggiormente indicati come a rischio potenziale.
Nel report di Stanford, inoltre, c’è posto per una previsione relativa agli elettrodomestici delle nostre abitazioni, suggerendo come i frigoriferi saranno in grado di monitorare il consumo del cibo, elaborando autonomamente la lista della spesa per le persone. Sulle strade, invece, secondo gli esperti potremo aspettarci la presenza di semafori sempre più smart, capaci di contrastare il traffico nelle aree di città .