Valve ha ufficialmente comunicato l’arrivo di una nuova versione di Steam Play, un servizio nato per permettere agli utenti di acquistare un gioco su Steam una volta sola per poi poterlo scaricare e utilizzare su Windows, macOS e OS Linux. Steam Play risulta ora notevolmente migliorato, al punto da poter “ingannare” i giochi sviluppati per WindSteaows e farli girare alla perfezione sui sistemi operativi basati sul kernel di Linux.
Caratteristica principale della nuova versione di Steam Play è l’utilizzo di Proton, versione modificata del layer di compatibilità noto come Wine che ingloba alcune soluzioni all’avanguardia pensate per migliorare in maniera sensibile il funzionamento e le prestazioni dei giochi Windows in ambiente Linux.
Le caratteristiche esclusive di Proton comprendono la capacità di installare e far girare i giochi per Windows senza alcun intervento intermedio, il supporto alle librerie grafiche proprietarie di Microsoft di ultima generazione (Direct X 11 e 12) tramite un’implementazione performante basata sulle API Vulkan, un supporto migliorato alla visualizzazione a pieno schermo, alla compatibilità con i controller supportati da Steam e prestazioni superiori per i giochi capaci di girare in multithread.
La lista dei giochi che al momento Valve considera pienamente compatibili con Proton/Steam Play è piuttosto risicata, rispetto alla quantità sterminata di contenuti disponibili per l’acquisto su Steam; nondimeno si parla di titolo molto recenti come il remake di DOOM del 2016, Nier: Automata, Tekken 7 e altri ancora.
Nuovi giochi verranno aggiunti alla lista di compatibilità con il maturare della tecnologia e il prosieguo dei test interni, promette Valve, mentre i giochi che fanno uso di misure DRM o anti-cheat molto elaborate saranno probabilmente “impossibili” da supportare anche in futuro. Proton rappresenta l’ennesimo tentativo della corporation americana di liberare i giochi venduti su Steam – e quindi una parte preponderante dell’attuale mercato videoludico per PC – dal giogo monopolistico di Microsoft e Windows (10), mentre gli sviluppatori più intraprendenti potranno mettere mano al codice del tool rilasciato pubblicamente su GitHub.