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Storage, hard disk SMR venduti senza “etichetta”

Alfonso Maruccia | 22 Aprile 2020

Hdd Storage

I maggiori produttori di hard disk colti sul fatto: vendono hard disk SMR come HDD normali, danneggiando i setup desktop e gli apparati NAS degli utenti.

La tecnologia SMR (Shingled magnetic recording) prevede l’uso di tracce parzialmente “sovrapposte” per l’archiviazione di dati su hard disk meccanici, un sistema pensato per aumentare la densità dei piatti magnetici ma con effetti degenerativi sulla performance in scrittura dei suddetti HDD. Il problema si fa più pressante ora che i produttori hanno deciso di commercializzare dischi SMR senza avvertire i clienti.

Stando ai report comparsi in rete, infatti, WD, Seagate e Toshiba sarebbero coinvolti in una sorta di “complotto” organizzato teso a vendere gli HDD SMR spacciandoli per dischi non-SMR. Il fenomeno riguarderebbe modelli WD “Red” dedicati allo storage di rete su NAS (unità da 2 a 6TB), Seagate Barracuda da 5TB e 8TB (ST8000DM004) per desktop, Toshiba P300 da 4TB e 6TB per desktop.

HDD SMR

I dischi SMR sono facilmente identificabili a causa delle scarse prestazioni in scrittura, ma i produttori hanno a quanto pare deciso di commercializzare le loro unità “azzoppate” senza informare adeguatamente i clienti. Colpevoli sarebbero anche i produttori OEM come HP e Dell, che hanno integrato i dischi SMR nei loro nuovi PC senza alcun avviso chiaro in tal senso.

Non bastasse la scorrettezza commerciale, l’abuso dei dischi SMR sta provocando dei veri e propri problemi alle unità NAS pensate per fornire un sistema di archiviazione affidabile e performante: gli HDD con tracce sovrapposte non riescono a “reggere” le configurazioni RAID, causando tra le altre cose fenomeni di corruzione o perdita dei dati.