Successivo
Streaming illegale

News

Streaming illegale, in arrivo multe sempre più rapide

Martina Pedretti | 20 Settembre 2024

Streaming

AGCOM annuncia la ripresa di Piracy Shield e nuove sanzioni per chi fruisce di streaming illegale: saranno accelerate le multe.

AGCOM rilancia Piracy Shield: in arrivo sanzioni rapide contro lo streaming illegale

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha riavviato la piattaforma Piracy Shield e introdotto le sanzioni previste dalla legge 93 del 2023, incentrata sullo streaming illegale. Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM, ha confermato la ripresa delle attività durante una diretta su YouTube, sottolineando il miglioramento del sistema grazie alla collaborazione con piattaforme di streaming e operatori telefonici.

LEGGI ANCHE: X, Elon Musk annuncia una modifica per il tasto “blocca”: cosa cambia

Nei primi giorni di applicazione, sono stati bloccati oltre 1.000 DNS e 500 indirizzi IP legati a servizi di pirateria, con un incremento costante.

Capitanio ha rivelato che il dialogo con attori fondamentali come Google e Cloudflare ha finalmente avuto inizio, portando a una cooperazione utile per limitare la pirateria. AGCOM ha partecipato per la prima volta a un’audizione ufficiale con queste aziende, aprendo la strada a una collaborazione più stretta.

Una delle novità principali è l’introduzione di un protocollo d’intesa tra la Procura di Roma, la Guardia di Finanza e AGCOM, che permetterà uno scambio automatico di dati per velocizzare l’emissione delle multe. La legge prevede sanzioni che vanno da 150 a 5.000 euro per gli utenti che fruiscono di contenuti illegali e fino a 15.000 euro per chi li distribuisce, con la possibilità di detenzione da sei mesi a tre anni.

Tra le misure innovative, c’è la possibilità di incrociare i dati delle carte di credito con quelli degli abbonati, riducendo tempi e costi legali. Tuttavia, restano aperte questioni riguardanti il bilanciamento tra efficienza e rispetto della privacy degli utenti, dato che attualmente è necessaria l’autorizzazione di un giudice per ottenere dati identificativi.

Sebbene il protocollo sia pronto, le tempistiche della sua attivazione non sono ancora chiare. Piracy Shield 2.0 sarà al centro dell’attuazione delle nuove misure, e le autorità avvertono che chi continua a usare servizi di streaming illegale dovrà affrontare conseguenze concrete, tra cui pesanti sanzioni economiche e penali.