Chi vuole acquistare un tablet per lavorare ha di fronte tre scelte, tante quanti sono i sistemi operativi presenti in questo settore. Apple ha reinventato il concetto stesso di tablet tanto che l’iPad viene considerato spesso come “il tablet”; di contro Android è diventata la prima piattaforma in questo settore grazie agli innumerevoli modelli disponibili, anche a costi popolari. Microsoft sta cercando di risalire la china con Windows 8, un compito non facile rispetto ai due competitor che comunque presenta delle prospettive interessanti proprio per il mercato professionale. In questo articolo cercheremo di fornire degli spunti a chi vuole comprare un tablet per lavorare, in particolare al singolo professionista o alla piccola azienda. In questi casi può essere sufficiente un tablet di derivazione consumer, e non un modello pensato appositamente per il settore enterprise, che ha esigenze ben diverse rispetto alle piccole realtà lavorative molto diffuse nel nostro Paese.
di Pasquale Bruno
In commercio esistono soluzioni che nascono proprio per l’integrazione nelle infrastrutture aziendali più grandi e complesse, spesso adattate alle specifiche necessità del cliente; in questo articolo considereremo invece un utilizzo standard e un budget limitato, alla portata anche del lavoratore in proprio.
La prima considerazione da fare è relativa al tipo di compiti da svolgere e al tipo di applicativi software che si intende usare. Un tablet, moda del momento a parte, potrebbe non essere sempre la scelta migliore se un classico computer portatile, dotato di grande potenza, espandibilità , ampio display e tastiera integrata, riesce meglio a soddisfare le proprie esigenze di mobilità . Alcuni tipi di lavoro possono essere compiuti agevolmente con un touchscreen e con le dita, altri invece non possono prescindere da una tastiera e da un mouse. La risposta a tale dubbio potrebbe essere nei nuovi modelli convertibili dotati di tastiera staccabile, rotante o a scomparsa. Negli ultimi tre mesi sono stati annunciati un gran numero di dispositivi ibridi, spesso caratterizzati però da costi elevati, nell’ordine dei 1.000 euro o poco meno. Il doppio rispetto a un notebook entry level e paragonabile a quello di un Ultrabook di fascia alta. Qualcosa sta però cambiando con le nuove piattaforme hardware di Amd e Intel: in particolare i nuovi SoC (System on a Chip) Intel di classe Bay Trail permettono di abbassare i costi di ingresso per tali dispositivi a 500 euro o anche meno.
Il tipo di tablet è un elemento da valutare bene per evitare delusioni nel giro di pochi giorni dall’acquisto. Ci sono i tablet “puri”, modelli leggeri che possono essere tenuti con una sola mano e si prestano bene anche alla lettura di libri o lunghi documenti senza stancarsi. Altri, più potenti e versatili, sono più pesanti e ingombranti e si prestano meno a un utilizzo in perenne mobilità . A fronte di tale scelta bisogna decidere se includere o meno la connettività 3G/4G integrata. La differenza di prezzo incide di solito per 100-150 euro rispetto allo stesso modello dotato solo della connettività Wi-Fi. Ponderate bene le vostre necessità , e non solo quelle immediate. Nel dubbio, se il budget lo consente, comprate un modello con connettività cellulare integrata come investimento per il futuro.
Utilizzare un router Wi-Fi portatile o lo smartphone in modalità tethering non è affatto comodo se dovete controllare frequentemente la posta e rispondere al volo. Le batterie dei router portatili durano poco e utilizzare il telefono prosciuga rapidamente l’autonomia di quest’ultimo.
Android, iOS o Windows
Contestualmente alla scelta del tipo di hardware è indispensabile valutare che tipo di app si prevede di utilizzare. I marketplace delle tre principali piattaforme software sono ricche non solo di giochini divertenti e app per il social networking, ma anche di suite per la produttività personale. Itunes App Store e a seguire Google Play sono i più completi da questo punto di vista, con migliaia di soluzioni gratuite o a pagamento. Le app disponibili oggi sono in grado di coprire esigenze anche molto verticali e i prezzi a cui sono vendute sono di norma contenuti.
Qui si nota il primo vantaggio di una piattaforma Windows 8, in grado di utilizzare le stesse applicazioni che si usano sul Pc desktop o sul portatile. Ben diversa è la situazione con Windows RT, giunto alla versione 8.1, che non offre la compatibilità binaria con il parco software per x86 e per il quale è necessario rivolgersi obbligatoriamente allo specifico Marketplace. Con l’avvento dei nuovi tablet leggeri ed economici basati su Windows 8, le macchine con Windows RT perdono molto del loro appeal. Il vantaggio è che includono nella dotazione standard la suite Office 2013 al completo; per il resto il parco software è molto più scarno rispetto alla concorrenza. Non ci sentiamo di consigliare oggi, a inizio 2014, un tablet con Windows RT specie nel momento in cui la maggior parte dei produttori ha abbandonato tale piattaforma, con soltanto Microsoft/Nokia rimasti a coltivarla.
Se non potete fare a meno di un sistema Microsoft, il nostro consiglio è puntare direttamente a un tablet con Windows 8 e architettura x86: ne potete trovare a prezzi inferiori ai 500 euro con a bordo la recente architettura Bay Trail (evitate invece i vecchi Atom “Clover Trail” della serie Z2000, molto più lenti degli Atom e Pentium serie Z3000). Un tablet di questo tipo con display da 8 o 10 pollici costa poco e permette un agevole utilizzo delle app progettate per l’interfaccia ModernUI; il classico desktop è sempre accessibile, ma se intendete utilizzarlo come ambiente di lavoro principale valutate un modello con tastiera e touchpad (anche una cover touch va bene) e con un display minimo da 10 pollici, meglio se 11,6″. Non ci sono limiti sul tipo di software utilizzabile, se non quelli dettati dalla memoria e dal processore. Potete continuare a utilizzare la stessa versione di Microsoft Office che avete sul portatile; è solo uno tra tanti esempi, ma le possibilità sono senza fine. Senza contare che un tablet Windows è il più semplice da integrare in una qualsiasi infrastruttura aziendale.
D’altro canto, iOS è un sistema maturo, stabile e sicuro, profondamente ottimizzato per l’utilizzo del touchscreen. L’esperienza d’uso è ancora avanti ai concorrenti per piacevolezza e comodità . Il sistema Apple, chiuso per natura, ha il vantaggio di una minore permeabilità a virus e malware in genere. Le app sono strettamente controllate all’origine ed è difficile perdere i dati a causa di software malevolo. iOS supporta nativamente la cifratura in hardware a 256 bit e, in caso di furti, consente la localizzazione del dispositivo, il suo blocco o la cancellazione dei dati in remoto. (…)