I dispositivi “smart” stanno entrando nelle nostre vite, ma sono davvero intelligenti? Cosa dobbiamo aspettarci in un prossimo domani? E cosa in un futuro remoto?
Se una volta dovevamo (dovremmo ancora farlo in verità) chiederci chi controlla i controllori, la domanda da farci oggi è un’altra: quanto è intelligente l’intelligenza artificiale e quanto possiamo fidarci di lei? E non si tratta di una domanda retorica e non è nemmeno un esercizio di stile. La questione è più pertinente che mai e dovrebbe (in fretta) risalire posizioni nella classifica dei temi caldi nelle agende degli addetti ai lavori.
I dispositivi “intelligenti”, come gli smartphone, le smart TV, le smart car, gli assistenti vocali, sono sempre più dappertutto e iniziano a influenzare seriamente la vita di tutti noi. Ma è vero che questi apparecchi sono intelligenti? E se non lo sono già adesso, lo diventeranno? E che cosa è di fatto questa intelligenza? Che cosa dobbiamo aspettarci in un prossimo domani e cosa in un futuro remoto?
A tutte queste domande cerca di dare una risposta Silvio Hénin studioso di storia del calcolo automatico e autore di molta letteratura sul tema dell’AI. In apertura c’è una citazione – proprio dell’autore – che sembra voler subito mettere le cose in chiaro… o almeno dare al lettore un indirizzo, se non una preventiva messa in guardia: “Non dobbiamo preoccuparci dell’intelligenza di una macchina, ma della stupidità e dell’egoismo degli uomini che la useranno.”
La domanda da farci è dunque – generalizzando – soltanto una: l’intelligenza artificiale sarà per noi un bene o un male? Il libro prova a rispondere ai molti quesiti che sempre più spesso sorgono ogni volta che si assottiglia la linea di confine tra l’ignoto e il noto attorno al concetto di Intelligenza Artificiale. Questo libro è un agile strumento per capire e interpretare i risultati che la scienza e la tecnologia mettono a disposizione dei singoli cittadini, dei governi e degli imprenditori. Una guida per interpretare la realtà e codificare il mondo che verrà.