Quando le società di software usano il cloud, gli utenti finiscono per ritrovarsi con funzionalità offline che non vanno come dovrebbero o con la totale violazione della riservatezza dei dati. Quando invece il cloud lo usa Tesla, gli acquirenti della costosa berlina elettrica Model S si ritrovano con una “piattaforma” gestita totalmente da remoto. E che da remoto magari riceve l’input a eliminare funzionalità a pagamento già incluse nella transazione.
Tesla ha insomma dato il via a un nuovo e costosissimo modello di business Internet-dipendente, che potremmo definire “automotive-come-servizio”: il caso in oggetto riguarda un consumatore che ha acquistato una Tesla Model S del 2017 lo scorso dicembre da un rivenditore di terze parti, che a sua volta aveva acquistato l’auto direttamente da Tesla tramite un’asta.
In origine, la Tesla Model S venduta all’asta includeva funzionalità accessorie già attivate per la modalità “autopilota” (Enhanced Autopilot ed FSD), caratteristiche extra che il precedente proprietario aveva acquistato per un valore di $8.000. Dopo la cessione al rivenditore di terze parti, però, Tesla avrebbe deciso che l’autopilota della Model S non doveva più essere attivo. Al primo aggiornamento software effettuato dall’acquirente finale, i server della corporation hanno cancellato le opzioni extra per la guida assistita.
Contattata in merito all’accaduto, la società di Elon Musk ha dichiarato al cliente che la sua Tesla usata era stata “incorrettamente configurata” per funzionalità che lui non aveva acquistato di persona. L’azienda si è però offerta di riattivare l’autopilota dietro il pagamento di un adeguato compenso. Poco importa che, secondo i termini di servizio di Tesla, l’unica funzionalità non trasferibile perché collegata in via esclusiva all’utente sarebbe Premium Connectivity.
Secondo quanto si legge sui forum ufficiali di Tesla, il caso del consumatore con l’autopilota disabilitato emerso di recente non sarebbe il solo del genere: Tesla può disabilitare le capacità delle auto già acquistate e pagate dai clienti a proprio totale piacimento. L’ennesimo successo della “convenienza” e delle mirabolanti capacità tecniche del cloud.