Dischi
L’attenzione nel comparto di archiviazione si sposta in maniera decisa su una delle innovazioni tecniche più attese degli ultimi anni: i dischi allo stato solido.
Attesi come soluzione a molti dei problemi prestazionali dei moderni personal computer i dischi Ssd hanno finalmente fatto capolino all’interno di qualche notebook di fascia alta prima e sugli scaffali di molti negozi in seguito. La tecnologia ha, nel corso di questi ultimi 12 mesi, fatto passi importanti, con due diverse generazioni che possono essere considerate il punto di partenza per quello che ci riserverà il 2009. I produttori hanno infatti proposto prima modelli con capacità molto ridotte, fino a un massimo di 32 Gbyte, con prestazioni tutt’altro che esaltanti. I primissimi modelli erano infatti solo poco più veloci di una comune chiavetta Usb, e decisamente insufficienti per avvicinare i migliori modelli tradizionali in commercio.
L’arrivo in questo mercato di produttori di primissimo piano, come per esempio Intel, ha però cambiato radicalmente le carte in tavola. Oggi i dischi Ssd sono probabilmente la miglior scelta dal punto di vista puramente prestazionale, ma i prezzi sono ancora nettamente superiori a quelli delle controparti a piatti magnetici. La capacità di archiviazione è in costante crescita, e oggi si possono trovare modelli fino a 256 Gbyte.
Il 2009 sarà probabilmente l’anno di consacrazione, almeno in particolari ambiti, di questa tecnologia, che pian piano soppianterà quella magnetica tradizionale.
Nei segmenti desktop e notebook servirà ancora del tempo, e probabilmente potremo trarre delle conclusioni migliori tra un anno esatto, quando tutto il mercato si sarà espresso sull’argomento.