E’ arrivata la fine dei giochi per Google Daydream, piattaforma VR mobile che nelle intenzioni di Mountain View avrebbe dovuto “liberare” le esperienze in virtualità dall’obbligo di collegare pesanti caschetti a un PC dedicato. Basta uno smartphone, un visore economico e il gioco è fatto. Anzi no: Daydream è ora ufficialmente defunta.
A un anno dallo stop alle vendite dei visori per smartphone, Daydream subisce ora il colpo definitivo con la fine del supporto ufficiale. La app Daydream non è più supportata a partire da Android 11, dice Google, il suo funzionamento sui dispositivi aggiornati non è garantito e andrà certamente peggio in futuro. Gli accessori e le esperienze Daydream potranno forse continuare a funzionare come al solito, ma Mountain View non vuole più averci niente a che fare.
La VR mobile di Google entra ufficialmente a far parte del cimitero senza fine dei prodotti “terminati” dalla corporation californiana, mentre altre aziende hi-tech continuano a investire sulle esperienze virtuali (in salsa social) e a tentare nuove strade innovative per aumentare l’immersività. Per il gioco e altri tipi di applicazioni.
Chi ha investito sugli accessori Daydream può continuare a utilizzarli, conferma Google, e in futuro le app VR continueranno a essere disponibili come download individuali tramite lo store Play. Per quanto riguarda il supporto standardizzato alle esperienze in realtà virtuale e realtà aumentata su Android, invece, Google non ha intenzione di abbandonare gli sviluppatori. Almeno per il momento.