La diffusione di agenzie per la vendita di immagini via web vi consente di mettere facilmente in gioco e di valorizzare al massimo il vostro talento.
I motivi che portano a scattare fotografie possono essere molteplici. Dalla semplice conservazione di un ricordo a una ricerca personale o alla voglia di condividere una particolare esperienza con altre persone, sono solo alcune motivazioni che ci spingono a utilizzare la macchina fotografica. Con il tempo si può affinare la tecnica e i risultati possono raggiungere livelli qualitativi interessanti. A questo punto potrebbe venire l’idea di sfruttare questa dote per cercare di guadagnare qualcosa e compensare, magari solo in parte, le spese sostenute per l’attrezzatura!
Diventare fotografi professionisti di punto in bianco non è semplice ed è un rischio piuttosto elevato. Significa cambiare il proprio lavoro e iniziare un’avventura dai risvolti spesso poco conosciuti e piena di incognite. Si può allora cercare di vendere qualche foto, come attività parallela, ma in questo caso ci si scontra con altre problematiche. La prima a livello fiscale: se è vero che si può utilizzare la ritenuta d’acconto per vendere qualche immagine e rimanere in regola con le normative pur svolgendo un altro lavoro, è altresì vero che non essendo un fotografo professionista non si possono pubblicizzare i prodotti, riducendo così notevolmente le possibilità di vendita.
Si può cercare di allestire una mostra personale, sperando poi in qualche vendita scaturita dall’apprezzamento dei visitatori. È una soluzione praticabile, ma il ricavo potrebbe essere ben al di sotto delle aspettative e non riuscire a coprire, nemmeno in parte, le spese sostenute per l’allestimento dell’evento.
Proporre il proprio portfolio a un’agenzia invece sta diventando sempre più difficile. Delle agenzie italiane, alcune hanno chiuso da tempo, come ad esempio Grazia Neri, mentre quelle rimaste, come Alinari, Contrasto, L’immaginario, La Presse, Milestone, hanno severi test di ingresso per garantire fotografie di qualità decisamente superiore alla media del mercato. Inoltre in alcuni casi hanno una specializzazione in un settore specifico (cronaca, cinema, food) e quasi tutte si appoggiano solo a fotografi professionisti. La situazione si fa ancora più difficile se ci si rivolge ad agenzie straniere come Corbis e Getty Images. Fortunatamente, da qualche anno, sono disponibili agenzie definite di “microstock” che offrono la possibilità di vendere le proprie immagini a chiunque, sebbene a prezzi a prima vista poco allettanti.
Valerio Pardi
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Le principali agenzie di microstock
âžœ 123RF – it.123rf.com
âžœ Alamy – www.alamy.com
âžœ Bigstockphoto – www.bigstockphoto.com
âžœ Canstockphoto – www.canstockphoto.com
âžœ Crestock – www.crestock.com
âžœ Cutcaster – cutcaster.com
âžœ Depositphotos – it.submit.depositphotos.com
âžœ Dreamstime – it.dreamstime.com
âžœ Fotolia – it.fotolia.com
âžœ Macrografiks – macrografiks.com
âžœ Mostphotos – www.mostphotos.com
âžœ iStockphoto – www.istockphoto.com
âžœ Kozzi – contributor.kozzi.com
âžœ Jupiter Images – legacy.jupiterimages.com
âžœ Panthermedia – bildagentur.panthermedia.net
âžœ Photodune – photodune.net
âžœ Pixta – www.pixtastock.com
âžœ Scandinavian Stockphoto – www.scanstockphoto.com
âžœ Shutterfarm – www.shutterfarm.com
âžœ Shutterpoint – www.shutterpoint.com
âžœ Shutterstock – submit.shutterstock.com
âžœ Stockfresh – stockfresh.com
âžœ Veer – www.veer.com
âžœ Yaymicro – yaymicro.com
âžœ Zoonar – www.zoonar.com
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