Amazon ha cancellato la bellezza di 20.000 recensioni dai “top reviewer” attivi sulla versione britannica del sito. Un’iniziativa di robusta censura contro le recensioni fake, un fenomeno che coinvolge il colosso di Jeff Bezos da sempre e che sembra essere persino peggiorato con la quarantena necessaria a combattere il COVID-19.
La nuova mossa di Amazon contro le recensioni fasulle è scaturita da un’indagine del Financial Times (FT), e dalla conseguente scoperta di “attività sospette” per i primi dieci recensori Amazon del Regno Unito. L’azienda ha poi confermato la natura fasulla delle recensioni, cancellando in tutta risposta lo storico delle recensioni per i Top 7 di Amazon.co.uk.
Particolarmente inquietante è risultata la truffa – perché di vera e propria truffa si tratta – organizzata da Justin Fryer, il recensore numero uno di Amazon in UK. Fryer è stato in grado di pubblicare una nuova recensione ogni quattro ore, e nel solo mese di agosto avrebbe “testato” prodotti (principalmente cinesi e sconosciuti) per un valore di 15.000 sterline.
L’ipotesi è che Fryer gli altri della “Top 10” avessero ricevuto i prodotti da recensire in via del tutto gratuita, con l’accordo di ricevere una valutazione a cinque stelle in cambio. I prodotti “recensiti” sarebbero poi stati rivenduti su eBay, e Fryer avrebbe in tal modo incassato un profitto netto di 20.000 sterline da giugno in poi.
Nel commentare l’incresciosa vicenda scoperchiata da FT, Amazon si è detta impegnata a fornire ai clienti un’esperienza di shopping in cui le recensioni siano sempre “autentiche e rilevanti”. Secondo FT, il 90% dell’attività dei principali recensori britannici sarebbe invece “sospetta”. E quindi potenzialmente pura e semplice spazzatura.