ImageShack è nato sul finire del 2003 e fino al 2014 ha permesso agli appassionati di caricare gratuitamente le proprie foto, con la visualizzazione delle immagini accompagnata da banner pubblicitari; da gennaio 2014 il sito ha cambiato politica, eliminando la pubblicità ma rendendo obbligatorio l’abbonamento a pagamento. Chi si registra può scegliere i contratti Basic, Pro o Premium. Tutti e tre garantiscono spazio e upload illimitati per foto fino a 25 MB, ma cambia l’ampiezza di banda disponibile al mese, ovvero quante visualizzazioni sono possibili in 30 giorni. Un utente privato che condivide le foto con i conoscenti non necessita di molta banda, al contrario chi gestisce un sito con link alle foto memorizzate su ImageShack deve invece averne molta a disposizione, per garantire la visualizzazione a tutti i visitatori del sito. L’abbonamento Basic costa 3,99 dollari al mese (37,99 dollari all’anno) e include una banda di 30 GB, mentre il Pro costa 29,99 dollari mensili (285,99 dollari all’anno) per una banda fino a 1.024 GB, equivalente a un massimo di un milione di visualizzazioni di una foto grande 1 MB. Premium invece costa 99,99 dollari al mese (953,99 dollari all’anno), per una banda fino a 4 TB. Il sito offre un periodo di prova gratuita di un mese (con una banda di 10 Gbyte) e uno sconto del 50% sulla tariffa del primo anno di abbonamento.
Il caricamento standard delle foto è a piena risoluzione, ma è attivabile anche il ridimensionamento automatico con preset che spaziano da 100 x 75 a 1.600 x 1.200 pixel; le immagini sono classificate come private ma bastano due clic per renderle pubbliche. La pagina principale ha uno stile semplice e piuttosto elegante, con le miniature disposte a scacchiera oppure (in versione più grande) a scorrere. Opinabile a nostro avviso la suddivisione in più pagine, più scomoda rispetto allo scroll illimitato di altri siti. La creazione di album e l’impostazione pubblico/privato/protetto con password e sono operazioni semplici e intuitive, così come l’assegnazione delle parole chiave (ma senza la possibilità di impostare le coordinate geografiche). Il fotoritocco è minimale poiché limitato alle regolazioni degli attributi (esposizione, luminosità, contrasto, saturazione e nitidezza) e al ritaglio, senza preset o vincoli per conservare il rapporto d’aspetto originale.
PRO Spazio di archiviazione illimitato per le foto / Nessuna ricompressione o scalatura fino a 25 Mbyte
CONTRO Fotoritocco elementare / Nessun geotagging