L’Antitrust multa TikTok, 10 milioni per mancati controlli sui minori
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha emesso sanzioni nei confronti di tre aziende appartenenti al gruppo Bytedance. Si tratta di tre sedi di TikTok, italiana, irlandese e britannica. Le tre hanno ricevuto una multa totale di 10 milioni di euro per pratiche commerciali ritenute scorrette.
TikTok Technology Limited con sede in Irlanda, TikTok Information Technologies UK Limited con sede nel Regno Unito e TikTok Italy Srl con sede in Italia sono le tre aziende al centro della multa elargita dall’AGCM. Ma quali son i motivi?
Secondo il Garante, TikTok è stato colpevole di carenza di controlli relativi ai contenuti potenzialmente dannosi, l’adozione di un sistema di raccomandazione basato sulla profilazione algoritmica e la mancanza di trasparenza.
L’AGCM sostiene che TikTok ha evitato di mettere in atto misure adeguate per prevenire la diffusione di contenuti che possono minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, in particolare dei minori e di coloro che risultano essere più vulnerabili.
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Un esempio lampante di ciò è la “challenge cicatrice francese“, che è risultata in vari casi di autolesionismo. In seguito all’indagine condotta già in passato, l’AGCM aveva ordinato lo scorso febbraio di eliminare dalla piattaforma tutti i video correlati a tale challenge.
Un altro punto evidenziato dal Garante sostiene che le Linee Guida di TikTok non sembrano tener conto in modo adeguato della specifica vulnerabilità degli adolescenti. In particolare si citano meccanismi cognitivi che possono causare difficoltà nel distinguere la realtà dalla finzione e portare a replicare comportamenti sbagliati.
La multa dell’AGCM si basa anche sul fatto che TikTok utilizza un sistema che presenta ai suoi utenti contenuti simili a quelli già visualizzati nelle sezioni “Per Te” e “Seguiti”, anche se potenzialmente pericolosi.
Una portavoce di TikTok ha prontamente risposto all’Antitrust, negando le accuse:
Il contenuto legato alla cosiddetta “cicatrice francese” registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l’AGCM annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso. Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei “Per Te”