Negli USA è “guerra” aperta tra le istituzioni e TikTok. Tra il ban in Senato e le misure restrittive prese in considerazione da alcune Università, ora c’è una novità. Pare infatti che anche la Camera dei Rappresentanti abbia vietato ai suoi membri e allo staff di eliminare dai propri dispositivi l’applicazione.
Il motivo è sempre lo stesso. TikTok è una piattaforma considerata “pericolosa a causa di un certo numero di problemi di sicurezza”. Cosa succede a chi non elimina l’app di sua sponte? Prima cosa: disinstallazione del software dal telefono e, a seguire, dei provvedimenti nel caso in cui qualcuno voglia fare il furbetto.
Pian piano dunque TikTok sparirà da tutti i telefoni di coloro che fanno parte delle istituzioni in USA. Pensate che a oggi, oltre alle varie decisioni, sono 19 gli Stati che hanno bloccato l’utilizzo del social ai propri dipendenti e collaboratori. Ma non è finita, perché l’idea è proprio quella di bannare l’applicazione in tutto il Paese.
Marco Rubio, senatore repubblicano, ha emesso una proposta di legge per vietarne l’utilizzo. L’azienda in quell’occasione si è difesa e ha affermato quanto fosse preoccupante tutto ciò e anziché effettuare tutti i controlli la decisione di bannare risultava un po’ troppo drastica:
“(…) Piuttosto che incoraggiare l’amministrazione a completare i propri controlli di sicurezza su TikTok, alcuni membri del Congresso abbiano deciso di spingere per un ban mosso da ragioni politiche che non farà nulla per migliorare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti“.
Insomma tra le parti sembra esserci ancora parecchia distanza. Un clima di tensione che non si placa. Si rischia una spaccatura definitiva tra TikTok e gli Stati Uniti. Il confronto tra le parti prosegue inesorabile, ma ora è davvero un nodo molto complesso da sciogliere. In caso di novità non esiteremo a informarvi. Continuate a seguirci per altre news!