Il colosso nipponico Toshiba è alle prese con la necessità di ristrutturare le sue attività , in seguito all’annunciata svalutazione per 4.07 miliardi di euro degli asset nucleari di Westinghouse, una controllata statunitense del gruppo giapponese: in seguito a questo annuncio, le azioni hanno perso il 40 percento del valore, con una revisione del rating da parte di Moody’s e S&P.
La società giapponese – spesso nota forse più per la sua produzione di elettronica di consumo – è in realtà attiva pure nella costruzione di centrali nucleari, un comparto dove comunque Toshiba ha registrato notevoli difficoltà negli ultimi anni, e per il quale è stata pure coinvolta in uno scandalo a causa di uan gestione contabile scorretta.
La divisione informatica, per contro, è quella che garantisce i massimi profitti al gruppo. Con la creazione della nuova divisione per le memorie flash, mettendone (in parte) le azioni sul mercato, Toshiba punta quindi ad ottimizzare la sua situazione finanziaria resa difficile dai problemi nell’ambito del nucleare.