Intel soffre sempre più la contrazione de mercato PC e lo spostamento dei consumatori verso tablet e smartphone. I profitti per il secondo trimestre 2013 sono scesi del 29% e il fatturato ha subito una contrazione del 5% tanto da costringere il gruppo di Santa Clara a rivedere al ribasso le stime per il fatturato globale di fine anno, prevedendo un giro d’affari sostanzialmente flat, se non in contrazione. Nel secondo trimestre Intel ha portato a casa una fatturato di 12,8 miliardi di dollari e un utile netto di 2 miliardi di dollari. Tre gli eventi salienti da ricordare, ha detto Intel, ci sono il successo della quarta generazione di processori Intel Core e dell’architettura Silvermont, che hanno avuto un’ottima accoglienza sul mercato; il rilascio dell’architettura Atom per il segmento mobile e della versione con Lte integrato adottata dai Samsung Galaxy Tab 3 a 10,1 pollici e infine la profonda riorganizzazione dell’azienda che ha portato ai vertici del gruppo Brian Krzanich come Ceo e Renée J. James come Presidente. “Il futuro di Intel”, ha detto Krzanich, “si basa sui processori Atom e Intel Core e su una sempre maggiore integrazione dei SOC”, dando per scontato che la priorità del gruppo resti il segmento mobile.
Analizzando i risultati finanziari del secondo trimestre si vede che la divisione PC Client è cresciuta dell’1,4% rispetto al trimestre precedente, arrivando a 8,1 miliardi di dollari di fatturato, ma è calata del 7,5% anno su anno. Lo stesso andamento riscontra il gruppo relativo ai Data Centre: +6% nel confronto con il trimestre precedente (per un totale di 2,7 miliardi di dollari) ma flat anno su anno. Infine la divisione relativa alle altre architetture Intel ha fatturato 942 milioni di dollari, perdendo il 3,7% rispetto al trimestre precedente e ben il 15% anno su anno. La divisione Ricerca e Sviluppo ha speso 4,7 miliardi di dollari in linea con le aspettative che si era data l’azienda.
Per il terzo trimestre le stime Intel sono di 13,5 miliardi di dollari di fatturato,